800mila euro per perdere il referendum. Tanto ha speso il gruppo Pd del Senato solo per la campagna referendaria dello scorso anno. E dire che il partito ne aveva preventivato appena 500mila...
Sono i dati contenuti nel bilancio 2016 presentato oggi dai senatori dem e firmato dal tesoriere Mauro Del Barba. Dati che fanno ancora più impressione se si pensa che per la comunicazione del Partito democratico di tutto l'anno (e ovviamente non solo per il referendum) erano stati stanziati poco più di 825mila euro.
Fatto sta che il Pd ha speso quasi tutto "quasi esclusivamente" per "la campagna di informazione sulla riforma costituzionale attraverso l'affissione di manifesti, su mezzi fissi e mobili, la produzione di materiale informativo cartaceo e audiovisivo". E per la consulenza d'oro del "MessinaGroup", la società del guru Jim Messina che aveva curato in passato anche la campagna di Barack Obama.
Tra i fornitori - "le cui prestazioni sono di ammontare rilevante ai fini della trasparenza del rendiconto" - spiccano infatti Affiservizi Srl per 101.986 euro, Clear Channel per 40587 euro, Igpdecaux Spa per 66531euro (tutte società che gestiscono gli spazi di affissione e la cartellonistica) e soprattutto The Messina Group a cui sono andati ben 66669 euro. Nel rendiconto viene spiegato come l'avanzo di amministrazione previsto (380mila euro) si sia ridotto a 43.977 euro "che vanno ad aggiungersi ad un avanzo consolidato negli anni precedenti di 3 milioni 222mila euro".
"Anche quest'anno, in sede previsionale, potremmo valutare di aumentare la quota pro-capite al fine di potenziare l'azione complessiva del gruppo nel fondamentale lavoro di informazione capillare dei cittadini a partire dai territori di provenienza", sottolinea inoltre Del Barba.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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