
Ci sono top manager quali Francesco Milleri, il Ceo di Essilor-Luxottica che ha raccolto il testimone di Leonardo Del Vecchio, e Claudio Descalzi, numero uno dell'Eni che, con il suo quarto mandato, ha battuto ogni record di longevità alla guida del Cane a sei zampe; figli d'arte come Federica Minozzi, al vertice della Iris Ceramiche della sua famiglia, e Francesco Caltagirone Jr, numero uno della Cementir, che dal 1992 appartiene al gruppo del padre Francesco Gaetano; e poi gli imprenditori: molto famosi come Patrizio Bertelli (presidente e amministratore di Prada, fondato con la moglie Miuccia Prada) o Alfonso Dolce (Dolce & Gabbana, fondato insieme al fratello Domenico e a Stefano Gabbana); e quelli meno noti al grande pubblico. In tutto sono 25 e sono i nuovi Cavalieri del lavoro, nominati ieri dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha firmato i decreti su proposta dei ministri delle Imprese e dell'Agricoltura, Adolfo Urso e Francesco Lollobrigida.
L'annuncio è arrivato come consuetudine a poche ore dalla Festa della Repubblica del 2 giugno prossimo, anche se l'onorificenza di Cavaliere del Lavoro risale al 1901 e dunque al Regno d'Italia. I premiati sono imprenditori e manager italiani che «si sono distinti nei cinque settori dell'agricoltura, dell'industria, del commercio, dell'artigianato e dell'attività creditizia e assicurativa» per meriti dimostrati sul campo. Ma che hanno anche dimostrato di possedere i requisiti ritenuti tassativi per la concessione dell'onorificenza: «specchiata condotta civile e sociale; almeno vent'anni di continuativa, autonoma e responsabile operatività nel settore di pertinenza; adempimento degli obblighi tributari, previdenziali e assistenziali; astensione da attività economiche e commerciali lesive dell'economia nazionale». Alla segnalazione delle candidature, che avviene da parte dei gruppi regionali di cui si compone la Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro presieduta da Maurizio Sella, segue un'approfondita istruttoria, che porta alla selezione finale.
Nell'elenco, sempre nel settore moda-lusso, c'è anche Leonardo Ferragamo, presidente della casa di moda Salvatore Ferragamo, ma anche di Lungarno Alberghi, un gruppo di famiglia che si dedica all'ospitalità di lusso. Riconoscimento anche all'agro-alimentare e più precisamente al vino con la nomina di Piero Mastroberardino, presidente di Radici Mastroberardino, azienda di famiglia attiva dal 1700 nel settore vitivinicolo con tenute localizzate in Irpinia. Conta un laboratorio di ricerca interno e produce circa 2 milioni di bottiglie l'anno, commercializzate in 50 paesi. Nuovo cavaliere anche Vittorio Moretti, fondatore e presidente di Holding Terra Moretti, gruppo attivo nel settore vitivinicolo con i marchi Bellavista, Contadi Castaldi, Petra, Badiola, Teruzzi e Sella & Mosca. E un nome arriva anche dall'estero, dal Cile: è Roberto Rossi Angelini, presidente del gruppo petrolifero chimico omonimo attivo in Sud America.
Nell'elenco dei 25 nuovi Cavalieri del Lavoro ci sono anche Rinaldo Ballerio della Elmec di Varese (informatica); Giuseppe Basile (Basicem, siderurgia) a Catania; Cesare Benedetti (Zeta farmaceutica) in Veneto; Ezio Bracco (Expertise, impiantistica), a Savona; Valentino Campagnolo (l'azienda del cambio per biciclette) in Veneto; Alberto Dossi (gruppo Sapio, chimica) in Lombardia; Anna Beatrice Ferrino (tessile) a Torino; Marina Nissim (Bolton group, alimentare) di Milano; Maria Giovanna Paone (alta sartoria) a Napoli; Massimo Pavin (Sirmax, materiali plastici) di Padova; Luisa Quadalti Senzani (brevetti, industria meccanica) di Ravenna; Giovanni Rubini (Renco, costruzioni) nelle Marche; Laura Ruggiero (Faver, costruzioni) di Bari; Fulvio Scannapieco (industria logistica aerospazio), Napoli; e Giuliano Tosti, (commercio prodotti veterinari) di Ascoli.
La cerimonia ufficiale
di consegna delle onorificenze dovrebbe avvenire alla fine del mese di ottobre al Quirinale, con la partecipazione di tutte le autorità istituzionali e di tutti i Cavalieri del Lavoro precedentemente nominati negli anni.