L'autoelogio di Matteo Salvini è un fascicolo di nove pagine intitolato «Un anno al Viminale». Nel pamphlet si snocciolano i numeri su tutti i settori dove il vicepremier ha messo mano. Attenzione massima al capitolo immigrazione.
Gli sbarchi, per esempio: al 3 giugno 2018 sono arrivati 13.775 persone e sono stati rimpatriati 7.981 soggetti. Al 3 giugno 2019 la situazione è questa: 1.764 sbarchi, 2.530 rimpatri. Risparmi sull'accoglienza? Anche lì medaglia d'oro: «Risparmiati 400 milioni di euro per l'anno 2019 - si legge nel documento - con una previsione di risparmio di 550 milioni di euro per il 2020 e di 650 milioni a decorrere dal 2021».
Altro capitolo: risorse per le forze dell'ordine. 6mila assunti nel quinquennio 2019-2023. In merito alle assunzioni straordinarie, 938 unità nella Polizia penitenziaria e 1.500 vigili del fuoco. Sul fronte della videosorveglianza sono novanta i milioni di euro per nuovi sistemi di videosorveglianza tra il 2019 e il 2022. Nove le circolare emanate dal Viminale in materie di abusivismo sulle spiagge, contrasto allo spaccio di stupefacenti, occupazioni abusive, sicurezza urbana, sicurezza dei laghi, contrasto alle truffe degli anziani, contrasto al maltrattamento degli animali; altrettante direttive su analoghi argomenti. Quindi si passa alla lotta alla mafia e agli aiuti alla finanza locale. Salvini snnocciola dati anche qui.
Per realizzare opere per la messa in sicurezza di opere pubbliche ed edifici sono stati stanziati 297.326.250 euro. Poi i viaggi: Salvini ha già compiuto 15 missioni all'estero e avuto 55 incontri con autorità di governo straniere, firmando 7 accordi e intese tecniche
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