«Nessun passo indietro, il patto del Nazareno sarà rispettato». Berlusconi riunisce settimana scorsa lo stato maggiore del partito ad Arcore. Una riunione in cui il Cav, di concerto con Denis Verdini, mette in chiaro che nonostante la retromarcia di Renzi sul cosiddetto «salva-Berlusconi» non ci sarà alcuna ritorsione sul fronte delle riforme e del Quirinale. «Non ho chiesto io quel provvedimento» spiega, parlando ai suoi. «Dopo la conclusione dei servizi sociali vedremo che fine farà una norma più che giusta nelle intenzioni e nei contenuti». Alcuni dei presenti sottolineano che Renzi, se davvero dovesse modificarne l'impianto, finirebbe per riallinearsi alle vecchie logiche del Pd, ricadendo in quell'antiberlusconismo che lui stesso si vanta di aver superato. E c'è chi assicura che alla fine terrà fede alle sue intenzioni iniziali.
La riunione si sofferma anche sulla strategia comunicativa e sulla gestione delle presenze tv. Viene fatto notare che il presenzialismo dei due Matteo, Renzi e Salvini, è debordante. L'intenzione, però, resta quella di prepararsi al grande rilancio di marzo col ritorno in campo (e in tv) dello stesso Berlusconi. L'intenzione è di organizzare una visita in tutte le regioni italiane, così da offrire un segnale di presenza e richiamare tutti al massimo impegno anche sul territorio. Per il momento, invece, nonostante indiscrezioni di stampa, non ci sarebbe ancora stato il «sì» di Guido Bertolaso che Berlusconi vorrebbe convincere a occuparsi del rilancio organizzativo di Forza Italia.
Se il partito di Piazza San Lorenzo in Lucina si concentra sulla strategia in vista dei prossimi due mesi, crescono le fibrillazioni dentro la maggioranza. Il malumore tra i senatori Ncd è crescente e potrebbe concentrarsi sull'Italicum, con un tentativo di rinviarlo in commissione. Inoltre più di un esponente del partito alfaniano invita a non dare per scontati i voti di Ncd per il Colle, come ad esempio fatto da Roberto Speranza.
«Leggendo Speranza viene da chiedersi se nel suo pallottoliere, il capogruppo dem abbia preso in considerazione tutti i fattori o abbia falsato la realtà» attacca Nunzia De Girolamo. «Non abbiamo firmato nessun assegno in bianco a Renzi per il candidato del Colle».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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