Ecco la "salva-Mississippi": il professore dell'Anpal può comprare la sua app

Nel dl Crescita l'ok al software senza una gara

Ecco la "salva-Mississippi": il professore dell'Anpal può comprare la sua app

Roma - Il conflitto di interessi è grande come una casa: il presidente di Anpal Mimmo Parisi (discusso personaggio importato dal Mississippi per volere della Casaleggio) potrà comprare da sè stesso, con soldi pubblici, un software brevettato dal professor Mimmo Parisi, senza passare per fastidiose gare d'appalto.

La app dovrebbe servire, secondo quanto sbandierato dal medesimo Parisi e dal suo sponsor Gigino Di Maio, a «incrociare i dati tra domanda e offerta di lavoro» per il reddito di cittadinanza, questione gestita appunto dalla Agenzia nazionale politiche attive del lavoro affidata da Di Maio, a Parisi, allora sconosciuto professore di una piccola università del Mississippi.

Questo dice una norma ad hoc, infilata di soppiatto e all'ultimo minuto nel Decreto crescita (con cui ovviamente non ha nessuna attinenza) e scovata da Linkiesta, quotidiano online diretto da Francesco Cancellato, che ieri ha denunciato lo scandalo: «Se una carica pubblica compra un app da se medesimo non si tratta di un palese caso di conflitto d'interessi? Ed è normale che questo conflitto sia benedetto e annunciato in pompa magna dal ministro da cui quel manager dipende?». Sullo strano caso del professor Parisi e della sua app, decantata dal vicepremier grillino come lo strumento magico che ha portato ad un aumento dell'occupazione nel piccolo stato del Sud americano (affermazione del tutto smentita dai dati), sono già state depositate in Parlamento interrogazioni delle opposizioni, cui Di Maio si è ben guardato dal rispondere. Ora il Pd torna all'attacco: «Servono immediate spiegazioni - dice Debora Serracchiani - sul perché il software debba essere acquistato senza gara; quanto è il suo valore; se è vero che vi siano in corso contatti per importare in Italia la piattaforma informatica già utilizzata dalla Università del Mississipi e, nel caso, se non vi siano evidenti conflitti d'interessi dal momento che Parisi, oggi a capo dell'Anpal, avrebbe vantaggi economici personali da questa operazione».

Le ombre che gravano su Parisi e le sue attività sono molteplici, e ben sintetizzate da Linkiesta, che da tempo ne analizza le mosse: «Perché spendere per un'applicazione, anziché investire nell'ammodernamento dei centri per l'impiego, come promesso? Perché poi un'applicazione americana realizzata da un professore di sociologia agricola del Mississippi? E da dove diavolo spunta questo Mimmo Parisi, riciclatosi data scientist, consulente del governatore del Mississippi Phil Bryant, unico politico coinvolto nel caso Cambridge Analytica, relativo ai dati dei cittadini britannici, spediti da Londra al Mississippi per essere rielaborati e usati per influenzare il referendum su Brexit?». E ora i dati di milioni di italiani interessati al reddito di cittadinanza finiranno proprio in quelle mani.

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