Roma«Largo ai giovani, ma la bandiera sono io». Silvio Berlusconi torna a scuotere il partito e a evocare un'«onda azzurra», sollecitando un maggiore coinvolgimento delle nuove generazioni. Un «esercito della libertà» disposto a combattere per difendere l'operato dei suoi governi che «hanno fatto più di ciò che gli altri hanno realizzato in 50 anni».
L'idea da anni dimora nella sua mente. Il tentativo è quello di rafforzare la presenza giovanile e renderla più attiva e «movimentista». Un progetto che dovrà svilupparsi su tre gambe: il reclutamento degli amministratori locali da parte di Alessandro Cattaneo, con Giovanni Toti e Annagrazia Calabria; il lavoro sui Club di Marcello Fiori con le segnalazioni provenienti dal Terzo Settore e dal mondo della solidarietà; il rilancio dell'Esercito di Silvio o Esercito della Libertà di Simone Furlan.
«Da quando ho assunto questo incarico» spiega Alessandro Cattaneo, responsabile formazione amministratori locali «sono rimasto sorpreso dalla qualità dei nostri dirigenti. Sono persone che si sono candidate con noi pur avendo spesso tutto da perdere e conoscono meglio di altri l'Abc dell'amministrazione. Si è parlato di casting, in realtà stiamo semplicemente pescando nel nostro grande bacino». Il riscontro è più che soddisfacente. «Abbiamo una lista di attesa di eventi lunghissima, c'è energia e voglia di mobilitarsi». I nomi non mancano. «Ci sono tante belle teste. Penso a Guido Castelli, sindaco di Ascoli; al sindaco di Perugia, Andrea Romizi. E poi ancora: Carlo Bagnasco, Luca Cannata; Armando Coppola; due ragazze di grande valore come Federica De Benedetto e Maria Tripodi che alle Europee hanno ottenuto risultati notevoli e insperati. Pietro Tatarella; Maria Chiara Fornasari ed Eleonora Mosco, vicesindaco di Padova a soli 26 anni. E poi Giorgio Silli che ha preso più preferenze di Ncd come lista. Ci stiamo occupando di formare un gruppo, poi sarà il partito a decidere come utilizzare queste persone». Su un piano diverso si muove Simone Furlan. «È stato un piacere sentire il presidente evocare la parola esercito che ho sdoganato io e ho sempre trovato adatta all'emergenza che stiamo vivendo con le imprese che chiudono e le famiglie che non arrivano a fine mese. E anche che abbia fatto riferimento allo spirito del '94, evocato sulle mie magliette solo pochi mesi fa. Dobbiamo individuare riferimenti in tutti i comuni italiani, confrontarci nei congressi, contarci. Vogliamo essere l'ala movimentista, quella abituata a stare in mezzo alla gente e a mobilitarsi a caccia di delusi.
Dobbiamo fare una cosa diversa da ciò che fa una persona formidabile come Cattaneo o Fiori con i Club. Noi ci proponiamo come testimoni, vogliamo raccontare chi è Silvio Berlusconi, le battaglie che ha vinto e cosa ha subito, e allargare la base silenziosa».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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