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Di Maio si porta avanti, cerca voti all’evento sulla Dieta Mediterranea

Il ministro degli Esteri ospite alla Reggia di Caserta coglie il primo evento in calendario e lo trasforma in un velato comizio elettorale: "Contiamo su di voi"

Di Maio si porta avanti, cerca voti all’evento sulla Dieta Mediterranea

Mini-comizio per i partecipanti all'evento “Dieta Mediterranea” in corso oggi alla Reggia di Caserta. Tra gli ospiti non poteva mancare quello d’eccezione, il nostro ministro degli Esteri Luigi di Maio, che, nel pieno di una crisi di governo ha ben pensato di darsi da fare per iniziare la possibile campagna elettorale in vista di quelle elezioni che molti invocano e che potrebbero diventare realtà.

“La dieta mediterranea è espressione di un intero sistema culturale e territoriale”, ha esordito il ministro. Un Di Maio che all’occorrenza scopriamo affezionato a verdura, frutta e cereali e che addirittura si lancia in una vera e propria crociata in favore di coloro che abbassano il sale e promuovono le spezie ed erbe aromatiche.

Appare evidente la paura delle elezioni anticipate che porta Di Maio, nel dubbio, alla ricerca di voti partendo proprio dai salutisti. “È su tutti voi, e in particolare sulle giovani generazioni – afferma - che contiamo per amplificare la nostra azione diplomatica, certi che la stessa dieta mediterranea possa fungere da efficace strumento di dialogo, di pace e sviluppo”.

Interessante come per il ministro un’abitudine alimentare venga “venduta” come strumento di pace, ma - si sa - in campagna elettorale vale tutto per accaparrarsi qualche consenso. E sembra proprio questo l’intento del fondatore di “Italia per il Futuro” che, se il popolo italiano dovesse andare alle urne, potrebbe registrare un buco dell’acqua, specchio di una mania di protagonismo che non aveva preso in considerazione le mosse dell’ormai rivale avvocato del popolo Giuseppe Conte.

È evidente come Di Maio, e quel Pd in cui – se le cose dovessero mettersi male – potrebbe cercare asilo, stiano facendo la rincorsa a ostacolare il voto anticipato. E se i parlamentari Dem se la giocano a colpi di comunicati stampa e dichiarazioni continue e ripetitive, il ministro degli Esteri ha ben pensato di giocare in vantaggio, cogliendo il primo evento in calendario e trasformandolo in un velato comizio elettorale alla ricerca di qualche voto.

Se nel 2018 la campagna elettorale dell’ormai ex 5 Stelle era l’eterna provocazione di “si può andare a votare subito”, oggi Di Maio si guarda bene dal riproporre quei principi con cui si era fatto conoscere. “Raccontiamo i due mesi di bugie dei partiti politici”, gridava nelle piazze in nome di quella lealtà e quella dignità ormai sconosciuta in politica. Ma, è evidente che, una volta salito sulla giostrina del potere tutto cambia e rimanere fedeli alle promesse diventa un’utopia.

Ed è così che, appena è uscita l’ipotesi di voto anticipato, Di Maio in fibrillazione non ha perso tempo e ha colto l’occasione per gettare le basi di una possibile campagna elettorale.

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