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Eliminato il tetto Isee al Superbonus 110%. Incentivi per i mobili a 10mila euro

Oggi emendamenti in Commissione, rischio voto alla vigilia di Natale. Trovata l'intesa anche sullo stop alla Tosap e sull'Ape social agli edili

Eliminato il tetto Isee al Superbonus 110%. Incentivi per i mobili a 10mila euro

Niente tetto Isee per le abitazioni unifamiliari, esenzione per tre mesi di Tosap e Cosap a bar e ristoranti e Ape social aperta ai lavoratori dell'edilizia con 32 anni di contributi. Sono queste le principali novità della manovra che verranno messe nero su bianco sotto forma di emendamenti dal governo. Anche ieri la commissione Bilancio non si è riunita e al ministero dell'Economia si sono susseguite riunioni tra il Tesoro, i relatori e le delegazioni dei partiti che sono state incontrate separatamente nel corso del pomeriggio (la delegazione M5s è stata ricevuta addirittura alle 20.45). Da stamattina, quando le modifiche dovrebbero essere messe nero su bianco, le forze politiche dovrebbero avere la possibilità di presentare gli emendamenti e forse di votarli. Non è escluso che la legge di Bilancio, tenuto conto della necessità del governo di raccogliere tutto il lavoro sotto forma di maxi-emendamento, possa approdare in Aula addirittura la vigilia di Natale per concludere il suo iter alla Camera prima della fine dell'anno.

Nel dettaglio, l'eliminazione della soglia Isee di 25mila euro per l'applicazione del Superbonus 110% alle villette dovrebbe comprendere anche l'allargamento al fotovoltaico, l'eliminazione delle barriere architettoniche, ricomprendendo anche i cosiddetti «lavori trainati» (cioè quelli non afferenti direttamente il miglioramento della classe energetica). Resterebbe il vincolo del 30% di lavori completati entro il 30 giugno. La misura sarà comunque oggetto di una riformulazione, da parte dei relatori e di emendamenti parlamentari. A rallentare l'intesa è stato il nodo dei costi che riguarda in particolare il 2024: i 350 milioni di euro di maggiori oneri saranno coperti utilizzando parte dei 600 milioni di fondi a disposizione del Parlamento per le modifiche. Allungato anche il «sismabonus», la detrazione sulle spese per la realizzazione di interventi antisismici che arriva fino all'85% a seconda della zona sismica in cui si trova l'immobile e del tipo di edificio. Sarebbe stata, inoltre, raggiunta l'intesa anche sul bonus mobili che sarà innalzato da 5mila a 10mila euro.

Per quanto riguarda le altre modifiche, si va verso una proroga di soli tre mesi nel 2022 (e non sei mesi come previsto da numerose proposte di modifica) per l'esenzione della Tosap-Cosap, la tassa sui tavolini che ristoranti e bar pagano per l'occupazione del suolo pubblico. Scenderà, poi, da 36 a 32 anni la soglia dei contributi per gli operai dell'edilizia per poter accedere, a 63 anni, all'Ape sociale. La Commissione tecnica sui lavori gravosi, presieduta dall'ex ministro del Lavoro Cesare Damiano, ha chiesto di abbassare la soglia contributiva da 36 a 30 anni, ma il governo ha deciso di non abbassare ulteriormente la soglia.

Verrà rifinanziato anche il «bonus» per gli psicologi che, in particolare nelle scuole, aiutano i ragazzi a fronteggiare i disagi che si sono moltiplicati a causa del Covid. La misura riguarda non solo gli istituti scolastici ma anche i servizi territoriali. Le risorse oscillano tra i 10 e i 20 milioni.

È rimasto fuori dal dibattito, per ora, il tema cartelle anche se l'intesa generale era stata trovata per un allungamento a 180 giorni dei tempi di pagamento per quelle in arrivo dal primo gennaio al 31 marzo.

Pare ormai tramontata definitivamente l'ipotesi rottamazione-quater.

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