Politica

Un emendamento Pd per correggere la Fedeli sui genitori a scuola

Un intervento in extremis della dem Malpezzi fa da salvagente dopo la bufera politica seguita alle parole della titolare dell'Istruzione sull'obbligo di accompagnare i bimbi a scuola

Un emendamento Pd per correggere la Fedeli sui genitori a scuola

Il Pd prova a mettere una pezza dopo la bufera seguita alle dichiarazioni del ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli sull'obbligo dei genitori dei bimbi fino a 14 anni di accompagnare e andare a prendere a scuola i propri figli.

Non è un mistero che l'invito del Miur a scortare bimbi e ragazzi fino ai cancelli degli istituti abbia provocato una vera e propria levata di scudi dentro e fuori il Pd, con i vertici del coordinamento dei Giovani Democratici che hanno parlato di "affermazioni fuori luogo dal momento che lo stesso governo ci manda in pensione a 67 anni."

Ora a porre rimedio a questo disastro politico e mediatico ci prova la deputata dem Simona Malpezzi, con un emendamento ad hoc che sarebbe già pronto per essere inserito nella prossima Legge di Bilancio. Poche righe che provano a riportare la pace fra genitori e ministero, ma soprattutto un po' di buon senso.

"I genitori esercenti la responsabilità genitoriale e i tutori dei minori di 14 anni, in considerazione dell’età, del grado di autonomia e dello specifico contesto, nell’ambito di un processo di autoresponsabilizzazione possono autorizzare le istituzioni del sistema nazionale di istruzione a consentire l’uscita autonoma dei minori dai locali scolastici al termine dell’orario delle lezioni. L’autorizzazione esonera il personale scolastico dalla responsabilità connessa all’adempimento dell’obbligo di vigilanza”, si legge nella bozza dell'emendamento che sarà sottoposto all'esame del Parlamento.

La Malpezzi assicura che l'intenzione è quella di "portare a casa il risultato il più presto possibile". Senza rinunciare, con cortesia, a provare a salvare la collega di partito. La tesi è la seguente: la Fedeli ha tentato di spiegare e far applicare una sentenza di Cassazione ma ora le Camere intervengono con un correttivo ad hoc.

Per la strategia comunicativa della titolare del Miur, invece, probabilmente c'è ancora da lavorare.

Commenti