Il reddito di cittadinanza resta anche se si rifiuta il lavoro estivo

La proposta di Valentina D'Orso è stata ritenuta inammissibile in Commissione Bilancio della Camera dei deputati

Il reddito di cittadinanza resta anche se si rifiuta il lavoro estivo

Nessun limite per il reddito di cittadinanza (Rdc): dopo che gli ultimi emendamenti sono stati respinti, infatti, i percettori del contributo economico continueranno ad incassare quanto spetta loro anche nel caso in cui rifiutassero di accettare un impiego stagionale.

La proposta di revisione al decreto Sostegni-bis avanzata da Valentina D'Orso (Movimento CinqueStelle), che chiedeva di vincolare la percezione del reddito all'accettazione di un lavoro stagionale, pena la decadenza del diritto di accedere al beneficio, è stata quindi rispedita al mittente. Stesso destino anche per altri emendamenti analoghi a firma di Manuela Gagliardi (Cambiamo) e Marialuisa Faro (Movimento CinqueStelle). Tali proposte fanno pertanto parte delle oltre 700 che non sono state ritenute ammissibili in Commissione Bilancio della Camera dei deputati. I firmatari dei vari emendamenti respinti hanno avuto tempo fino alle ore 14:00 di oggi, martedì 15 giugno, per inoltrare ricorso, mentre i gruppi parlamentari dovrebbero indicare le revisioni segnalate entro giovedì. Le votazioni ufficiali in Commissione Bilancio della Camera dovrebbero essere invece in programma per l'inizio della prossima settimana.

L'emendamento a firma di Valentina D’Orso, nello specifico, prevedeva l'obbligo per i percettori dell'Rdc di accettare proposte di impiego stagionali, purchè entro i 100 chilometri di distanza dalla propria residenza: il rifiuto avrebbe comportato la"decadenza del beneficio". Per incentivare i beneficiari della misura era stata prevista anche un'integrazione Inps nel caso in cui il compenso mensile per il lavoro fosse stato inferiore all'importo del Reddito. "La norma intende incentivare il ritorno nel mercato del lavoro dei beneficiari del Reddito che in passato erano dediti a lavori stagionali garantendo loro che questo reinserimento avvenga a condizioni economicamente vantaggiose e non svilenti", aveva spiegato a suo tempo la grillina, come riportato da "Il Corriere". Scopo principale della modifica quello di "rafforzare la lotta al sommerso", incentivando la stipulazione di regolari contratti di lavoro.

Niente da fare, tuttavia, visto che tale emendamento è stato respinto, con buona pace di diverse associazioni di datori di lavoro che non riescono a trovare personale.

"L’emendamento al decreto legge Sostegni bis con il quale obbligare al lavoro stagionale i percettori del reddito di cittadinanza merita il sostegno convinto di tutte le forze politiche", aveva commentato Gino Sciotto, presidente nazionale della Fapi (Federazione autonoma piccole imprese). "È un provvedimento necessario per le imprese agricole, del comparto turistico e della ristorazione", aveva aggiunto.

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