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Energia, fisco e flat tax: le prossime mosse del governo

Antonio Tajani ha spiegato l'impegno assunto dal governo e la direzione verso la quale si sta muovendo per far fronte alla crisi economica

Energia, fisco e flat tax: le prossime mosse del governo

Antonio Tajani è stato ospite di Quarta Repubblica, il programma condotto da Nicola Porro su Rete4 il lunedì sera, a poche ore dal primo Consiglio dei ministri operativo del governo Meloni. Il ministro degli Esteri ha fatto il punto sul lavoro dell'esecutivo e il bilancio di questi primi giorni di lavoro non può che dirsi positivo, considerando l'importanza di quanto fatto e di quanto è ancora sul tavolo del governo.

"Oggi abbiamo fatto una riunione con Meloni, Salvini e Giorgetti per preparare la riunione del Cdm del 4 novembre, quando si darà un segnale importante agli italiani, soprattutto sulla questione dell'energia che è il problema dei problemi in questo momento", ha spiegato il titolare della Farnesina, annunciando anche che il governo lavorerà gradualmente anche per inserir la flat tax. "Ma la situazione economica è quella che è, e ora dobbiamo fare di tutto per permettere agli italiani di non avere un fardello insopportabile sulle spalle", ha aggiunto Antonio Tajani.

La crisi impone al governo di fare delle scelte, che dovranno essere nella direzione della tutela dell'interesse dei cittadini, mantenendo gli impegni presi in campagna elettorale. Ciò significa che il governo dovrà puntare alla "protezione di famiglie e imprese dal caro energia". Il governo, ovviamente, è al lavoro in tal senso. Come ha assicurato Antonio Tajani, l'esecutivo sta "lavorando per dare una soluzione positiva agli italiani che non sono riusciti a pagare le bollette, quindi puntiamo a una tregua fiscale e nelle prossime riunioni del Cdm faremo di tutto per alleviare la pressione fiscale, per esempio allungando le rate".

Si tratta di un lavoro di concerto dei ministeri, che stanno lavorando in modo perfettamente sincronizzato per dare risposte agli italiani. "In Consiglio dei ministri c'è perfetta sintonia. Poi, naturalmente, c'è dibattito", ha spiegato il titolare del Viminale, che ha usato una metafora per far capire la difficile situazione dell'Italia: "Questo governo deve guidare la nave in porto in un momento in cui c'è una tempesta perfetta".

L'esecutivo è chiamato a una sfida nella sfida, ossia "cercare di mantenere tutti gli impegni presi in un momento di grande difficoltà".

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