Erdogan caccia 100mila armeni E Bruxelles alza (quasi) la voce

Il presidente turco minaccia espulsioni. La Ue si sveglia e condanna il negazionismo. Salvini: «A Expo boicottiamo lo stand di Ankara»

«Potrei espellere almeno centomila armeni che vivono in Turchia» minaccia il presidente Recep Tayyip Erdogan. Il primo ministro turco Ahmet Davutoglu lo precede accusando il Papa di aver «aderito alla cospirazione» di un «fronte del male» contro il partito turco al governo Giustizia e Sviluppo (Akp). I toni si surriscaldano di giorno in giorno e non finisce di placarsi l'ira turca dopo le parole di Papa Francesco domenica scorsa sul genocidio armeno come «primo genocidio del XX secolo». Il grido rabbioso delle autorità di Ankara è risuonato ieri probabilmente alla notizia che in giornata sarebbe arrivato il voto dell'Europarlamento. Poche ore dopo è arrivata la conferma: gli eurodeputati, in seduta plenaria, hanno approvato a larga maggioranza una risoluzione che riconosce il genocidio degli armeni, rende omaggio alle vittime, propone l'istituzione di una giornata europea del ricordo e deplora ogni tentativo di negazionismo. Passa anche un emendamento che «elogia il messaggio» di Papa Francesco. Gli eurodeputati chiedono alla Turchia anche «l'apertura degli archivi per accettare il passato.» Il testo del Parlamento usa esplicitamente il termine «genocidio» in riferimento allo sterminio degli armeni avvenuto il secolo scorso ad opera dei turchi ottomani. E tuttavia, il testo è meno duro di altre risoluzioni approvate in passato in cui esplicitamente si definiva il riconoscimento turco del genocidio armeno come una «pre-condizione» per l'adesione della Turchia all'Ue. Questo riferimento è assente nel testo approvato ieri. Il documento accoglie come «un passo nella giusta direzione» le dichiarazioni delle massime autorità turche con cui sono state offerte le condoglianze agli armeni e sono state riconosciute «le atrocità» commesse contro gli armeni.

La questione scalda gli animi anche in Italia dove il segretario generale della Lega Matteo Salvini lancia su Facebook la sua proposta per arginare l'escalation verbale di Ankara e chiede all'Unione europea di sospendere subito i negoziati: «La Turchia non sarà mai Europa. E magari boicottiamo anche il Padiglione Turchia all'Expo».

Poco prima era toccato nuovamente alla Santa Sede chiarire il reale intento del Pontefice. Le parole di Papa Francesco sul «genocidio» armeno, in occasione della messa per il centenario, si inseriscono in una «linea precisa e coerente, nel solco del dialogo» ha detto padre Federico Lombardi, il portavoce vaticano, rispondendo ai giornalisti e aggiungendo di non voler «dire nulla» sulle dichiarazioni del presidente turco Erdogan. In precedenza il presidente Erdogan, parlando all'aeroporto di Ankara prima di partire per il Kazakistan, aveva ricordato che, oltre ai turchi di origini armene, ci sono circa 100.

000 lavoratori immigrati e che la Turchia «si comporta generosamente» non espellendoli anche se «potrebbe farlo». Le posizioni della comunità internazionale sul genocidio «non sono accettabili per un Paese che ha offerto tutti questi servizi».

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