Escort e cocaina ai clienti. Arrestati Nobile e Lacerenza

Ai domiciliari la figlia di Wanna Marchi, il suo ex e una terza persona. Sequestrati il locale la Gintoneria, teatro dei traffici, e 900mila euro

Escort e cocaina ai clienti. Arrestati Nobile e Lacerenza
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Bottiglie di champagne «sciabolate», «righe» di coca «da 20 centimetri»; pacchetti completi a partire da 1.000 euro a testa da consumare nel privé con la moquette rosa che comprendevano sesso, droga e bottiglie; escort giovanissime chiamate per lo più «putt...», ma anche «cavalle», «la sarda», «la cubana», «la piccola», «la 2005»: ecco lo spaccato di nightlife milanese che emerge dall'inchiesta della Procura di Milano che ieri ha portato ai domiciliari Stefania Nobile, 60 anni, figlia di Wanna Marchi, il suo ex compagno e oggi socio in affari Davide Lacerenza, 59 anni, e il loro factotum Davide Ariganello, 27 anni.

I tre arrestati sono accusati, a vario titolo, di autoriciclaggio, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Il pm Francesca Crupi e l'aggiunto Bruna Albertini per i tre avevano chiesto il carcere. Gli arresti sono stati eseguiti dai finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria, che hanno inoltre sequestrato la Gintoneria, locale vip non lontano dalla stazione Centrale di cui Lacerenza è titolare. L'ordinanza è firmata dal gip Alessandra Di Fazio. Le Fiamme gialle hanno infine sequestrato oltre 900mila euro agli indagati: sarebbero i guadagni delle attività illecite. Wanna Marchi non è indagata, tuttavia sarebbe stata a conoscenza di quello che accadeva nel locale di Lacerenza e si compiaceva dei guadagni: «Guarda io ho piacere per carità... incassiamo», dice in una telefonata al figlio.

Nelle 148 pagine dell'ordinanza sono riportate le intercettazioni e i verbali di alcuni testimoni, tra cui i clienti del giro di droga e prostitute. Nessun frequentatore della «Ginto» risulta indagato. «Il prezzo dello champagne - spiega un testimone - era pagato a Lacerenza mentre la prestazione sessuale direttamente alle ragazze; Lacerenza portava anche della cocaina; il prezzo del pacchetto completo poteva variare dai 3.000 ai 10.000 euro a serata. Dal 2020 al 2023 ha speso (uno degli habitué, ndr) per i servizi resi da Lacerenza, la somma di oltre 641mila euro». Sono proprio questi grossi bonifici a Lacerenza, con causale «champagne», ad accendere i sospetti e a far partire le indagini. Altri clienti speciali usufruivano del servizio di «delivery» e ricevevano direttamente a casa cocaina, champagne e escort. Alcuni spendevano 70mila euro in una sola notte. Stefania Nobile, cui non sono contestate le imputazioni per droga, è considerata dagli inquirenti amministratrice di fatto della Ginto Eventi srl (formalmente è una dipendente). Per il gip, è «a conoscenza di tutta l'attività illecita svolta all'interno del locale, non fa nulla per contrastare Lacerenza, con il quale sostanzialmente gestisce sia la Gintoneria che la Malmaison (il locale accanto, dove si appartavano i clienti più facoltosi, ndr), ma anzi chiude gli occhi di fronte a quella che è una palese attività criminosa pur di ottenere facili guadagni». Emergerebbe «il ruolo di dominus della Nobile nell'ambito della Ginto Eventi srl, che, forte degli ultimi guadagni ottenuti» con le attività illecite prende anche a noleggio una Lamborghini Urus, con cui ha girato per l'Albania con la madre. Nobili, sottolinea l'avvocato Davide Ariganello, «è meramente accusata di essere stata amministratrice di fatto dell'attività e di non avere, in tale veste, impedito i fatti criminosi oggetto di imputazione provvisoria». Le escort della Gintoneria erano poco più che maggiorenni. «Era coinvolta anche una ragazza minorenne (non viene però contestata la prostituzione minorile, ndr), alla quale, così come per le altre, Lacerenza offriva e cedeva sostanze stupefacenti». L'imprenditore è definito «particolarmente spregiudicato».

Scrive il gip: «Pur consapevole ormai che era in corso un'indagine nei suoi confronti, girava con Andrea Dipré, noto youtuber, un video» pubblicato a gennaio, «che lo raffigurava all'interno della Gintoneria mentre consumava sostanze stupefacenti e si intratteneva con giovani donne con abiti succinti». Il 59enne cita come clienti «gente di Dubai», «dalla Svizzera» e un «sindaco ricco». Avrebbe anche ricevuto «favori» da alcuni operatori delle forze dell'ordine, tra cui un finanziere cui offriva prostitute.

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