
Un gruppo di romeni che l'avrebbero sequestrata per farla prostituire, il ruolo di un misterioso avvocato e la madre della escort scomparsa una settimana fa a Prato indagata per false dichiarazioni. Sono gli sviluppi della vicenda di Maria Denisa Adas, la 30enne di origini romene ma residente a Roma di cui non si hanno più notizie dallo scorso 15 maggio. I magistrati della città toscana, che indagano per sequestro di persona, sospettano che la madre della donna, Maria Cristina Paun, 49 anni, sappia qualcosa in merito alla scomparsa della figlia, ma lo tenga nascosto, forse per cercare di mediare privatamente con l'uomo che considera responsabile del sequestro della giovane.
Finora agli inquirenti la 49enne aveva detto solo di temere che la figlia fosse stata portata via con la forza, senza aggiungere altri importanti dettagli riferiti invece ad un'amica della vittima. Per questo la Procura di Prato, dopo averla convocata e ascoltata, ha iscritto il suo nome nel registro degli indagati accusandola di false informazioni al pubblico ministero. I racconti fatti dalla testimone dimostrerebbero che sa molto più di quello che ha raccontato ai magistrati: Denisa sarebbe stata rapita da alcuni romeni coinvolti in un giro di prostituzione a Roma che volevano farla lavorare come escort. Paun sarebbe stata contattata da un avvocato, ora è al centro delle attenzioni investigative, descritto come un ex cliente ossessionato dalla ragazza romena, che le avrebbe assicurato che Denisa è viva, anche se ferita, e che l'avrebbe aiutata a trovarla. Le comunicazioni tra i due sarebbero avvenute attraverso un numero alternativo, per questo i carabinieri sono andati a Roma a perquisire l'abitazione della donna con l'obiettivo di sequestrare il cellulare utilizzato per parlare con il legale. Quest'ultimo, a quanto pare, in cambio della liberazione della 39enne, avrebbe proposto assistenza legale gratuita ai presunti sequestratori. «Non so se questi romeni esistano davvero. Forse ha fatto tutto lui, è stato respinto e non lo accetta», ha detto l'amica della escort ai magistrati.
Le ultime tracce della trentenne romena sparita nel nulla risalgono alla sera di giovedì 15 maggio, quando avrebbe mandato un messaggio ad alcune colleghe per segnalare la presenza di un cliente molesto. L'uomo in questione è stato successivamente rintracciato e ha fornito un alibi. Intorno alle 23.
30 Denisa avrebbe avuto l'ultimo contatto telefonico con la madre. Da allora, il silenzio. Il giorno dopo, insospettite dall'assenza di risposte, le amiche hanno iniziato a cercarla, lanciando un appello disperato sui social.
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