Cronache

Ma esiste un limite al lassismo di chi controlla poco e male

Chiudere il Cocoricò per tutelare quei soggetti deboli che sono i giovani

Ma esiste un limite al lassismo di chi controlla poco e male

«Lo fanno, lo fanno», dice il posteggiatore a Pasquale Di Amitrano in Bianco Rosso e Verdone , dopo che «c'hanno fregato le borchie» dell'Alfasud. Scena e battuta cult del fatalismo all'italiana. Quel fatalismo che si è allargato fino a comprendere l'illegalità quotidiana con cui conviviamo. Ti hanno rubato la moto? «Lo fanno, lo fanno». Ti sono entrati i ladri in casa? «Lo fanno, lo fanno pure quello». E così via, senza sapere più se esiste un limite perché, in un tale continuum , il limite può solo essere casuale o soggettivo.

Così capita che a Riccione venga chiuso il Cocoricò, una delle più famose discoteche d'Europa, dopo che - si legge nelle disposizioni del questore di Rimini - la sequela di incidenti, alcuni mortali, per eccesso di droghe e alcol, ha dimostrato che trattasi di un locale frequentato da «persone pericolose, orbitanti nell'ambiente dello spaccio e del consumo smodato di sostanze stupefacenti» con gravi conseguenze sull'ordine, la sicurezza e la salute, soprattutto dei minorenni. Giusto o sbagliato? Qui si propende più per la prima. A condizione di intenderci per bene: non è chiudendo la discoteca che si combatte la droga. Ma non è nemmeno pensabile che all'interno di un locale frequentato da giovanissimi, i più fragili tra i cittadini di una nazione, possano consumarsi vari reati penali in continuità. Per i gestori, che a fronte di tale attività fanno il loro legittimo business, non può non esistere una responsabilità oggettiva. Certo, non si possono chiudere gli aeroporti perché qualche volta cade un aereo. Ma per salirci, sull'aereo, lo sappiamo bene quanti controlli di sicurezza esistono. E se qualcuno pensa che sia una provocazione, qui invece ci pare sacrosanto pretendere che nel locale dove passano certe notti i nostri figli esistano controlli equivalenti. Dopodiché si torna alle borchie di Verdone.

Perché l'impressione è quella che il primo a non controllare, a non vigilare sulla legalità del nostro quotidiano, a non tutelare in tante piccole cose la nostra sicurezza e a tollerare gli impuniti, sia lo stesso nostro Stato. Perché tanto «lo fanno, lo fanno». Hanno chiuso il Cocoricò? «Beh? Andremo al Byblos o al Peter Pan», commentava un giovane a Riccione. Magari per un po' aumenteranno i controlli anche lì.

Ma senza la presa d'atto che questo, come tanti altri problemi di «sicurezza», va affrontato con una strategia capillare di tutela della legalità, il Cocoricò resterà il solito ridicolo capro espiatorio.

Commenti