Guerra in Ucraina

Esodo disperato senza sosta In Italia accolti 9mila ucraini

Fuggiranno in 4 milioni: 1,2 milioni già oltre confine. Aggiunti oltre 5mila letti nei centri di accoglienza

Esodo disperato senza sosta In Italia accolti 9mila ucraini

Chi è riuscito a fare il pieno di benzina ha lasciato l'Ucraina in macchina. Altri hanno viaggiato ore accucciati al gelo sui carri bestiame, con la propria vita racchiusa in due buste di plastica. O ammassati sui bus e stretti nei vagoni dei treni, spesso dovendo abbandonare le poche cose messe in valigia. Tutto pur di fuggire alle bombe e portare al sicuro i bambini.

È iniziato quello che l'Onu ha definito il più grande esodo d'Europa e, in base a quanto dichiarato dalla portavoce dell'Agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr), Shabia Mantoo, sono oltre 1,2 milioni le persone fuggite dall'inizio dell'invasione. Il numero dei profughi è aumentato di 171.000 persone, per un totale di 1.209.976 rifugiati. «Di questo passo, con un aumento così esponenziale, la situazione è destinata a diventare la più grande crisi dei rifugiati in Europa dall'inizio del secolo. Sono in arrivo 4 milioni di rifugiati, non lasciamo soli i Paesi che accolgono» è l'accorato appello lanciato dall'Alto commissario Filippo Grandi in una lettera aperta al Consiglio di sicurezza dell'Onu, affermando che l'esodo dall'Ucraina continuerà a salire se non si fermerà il conflitto. «La situazione sta evolvendo così rapidamente e i livelli di rischio sono così elevati che è impossibile per le organizzazioni umanitarie distribuire sistematicamente gli aiuti di cui gli ucraini hanno così disperatamente bisogno» precisa Grandi, che ammette: «Sono circa 40 anni che lavoro sul fronte delle crisi umanitarie e con i rifugiati. Raramente ho visto un esodo di persone così incredibilmente rapido».

L'Italia non si tira indietro. Non solo le associazioni e le onlus si sono mobilitate, ma piovono ovunque messaggi di famiglie disposte ad aprire le porte di casa per accogliere gli ucraini. Confermando quell'amicizia tra i due Paesi che va avanti da anni, una fiducia consolidata anche per la presenza di tanti badanti, soprattutto nel Nord Italia, a fianco degli anziani.

Con l'apertura dei corridoi umanitari, arriveranno ancora più persone. Al momento in Italia ne sono entrate 9.058: in base ai dati del Viminale, sono state accolte 4.484 donne, 1.041 uomini e 3.533 minori. La macchina dell'accoglienza è partita in mille forme: gli albergatori hanno preparato le stanze, le parrocchie hanno messo a disposizione case alloggio e tutti gli spazi possibili. Il ministero dell'Interno ha aumentato i posti dei centri di accoglienza straordinaria di 5mila letti, compresi quelli messi a disposizione dalle Caritas. E sarà garantita la scuola ai bambini, senza che paerdano l'anno.

I presidenti delle Regioni si preparano a ricoprire il ruolo di commissari. «Abbiamo chiesto un approfondimento, tecnico e politico, sulla gestione della prevenzione e dell'assistenza sanitaria, a partire dalle vaccinazioni e dai tamponi» spiega il presidente della Conferenza delle Regioni dopo un confronto con la Protezione civile.

«Serve dar vita ad un sistema organizzativo alle nostre frontiere anche con il coinvolgimento del ministero della difesa e l'ausilio delle forze armate».

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