Non sono state ancora chiarite le cause dell'esplosione avvenuta nella tarda serata di lunedì in un appartamento al quartiere Lampanaro di Crotone che ha causato due morti e cinque feriti, tra i quali tre bimbe, una delle quali è in gravi condizioni. «Un'esplosione di straordinaria potenza», come l'ha definita il procuratore di Crotone Giuseppe Capoccia. Le persone decedute sono Rita Murgeri, 55 anni, e il compagno Saverio Romano, 43 anni. In un primo momento era stato ipotizzato lo scoppio di una bombola, ritrovata però integra dai vigili del fuoco. Esclusa anche l'ipotesi della fuga di gas dalla caldaia dell'abitazione. Più probabile lo scoppio di materiale esplodente. Gli uomini della Questura hanno effettuato una serie di campionamenti di alcuni materiali che saranno inviati ora ai laboratori di indagini sugli esplosivi ed infiammabili del Servizio Polizia Scientifica centrale di Roma. Le analisi, i cui risultati richiedono in media quattro giorni, dovranno stabilire se in quell'appartamento erano presenti o meno tracce di esplosivi al momento della deflagrazione. L'esplosione sarebbe infatti partita da un piano cottura e per questo al momento non è esclusa alcuna ipotesi. Da valutare ora la stabilità dello stabile.
Lo scoppio ha devastato l'appartamento, aprendo uno squarcio in una delle pareti esterne del palazzo in corrispondenza della casa delle vittime, mentre le pareti interne sono state divelte. Una bambina di 4 anni, nipote delle vittime, e la madre di 28 sono state soccorse e portate al'ospedale di Bari. Le altre due sorelline, di 7 e 10 anni, sono nell'ospedale di Crotone e le loro condizioni non sono gravi. Gli altri appartamenti non hanno subito danni.
Intanto per le tre bambine di 7 e 10 anni ricoverate a Crotone è partita una gara di solidarietà da parte di familiari e conoscenti che hanno lanciato un appello a non lasciarle sole in questo drammatico momento. Nell'esplosione della loro casa le bambine hanno perso tutto. Il parroco don Simone Scaramuzzino, ha procurato loro alcuni vestitini e qualche giocattolo. Nelle prossime ore si renderà necessario un sostegno delle istituzioni locali, anche dal punto di vista psicologico.
L'altra bambina di 4 anni ferita ha ustioni di secondo grado al volto e traumi in varie parti del corpo.
La piccola è stata trasferita a Bari. Secondo i sanitari, le ustioni e i traumi non sarebbero stati causati dal fuoco, ulteriore elemento che avvalora la tesi di uno scoppio non provocato da una bombola del gas, nè dalla caldaia, sbalzata via ma integra.
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