Cronaca nera

Esplode camper in Sardegna. Muore un bambino di 11 anni

Il piccolo era a bordo per riposare. L'incendio innescato dallo scoppio di una bombola su una roulotte vicina

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Con ogni probabilità stava ancora dormendo quando il camper nel quale stava trascorrendo qualche giorno di vacanza con la sua famiglia ha preso fuoco. Il piccolo, undici anni, è morto sul colpo mentre i suoi genitori, feriti e sotto choc, sono stati trasportati in ospedale. La tragedia è avvenuta ieri in Sardegna, sulla spiaggia di Bados, vicino a Pittulongu, fra Olbia e Golfo Aranci. Il piccolo era residente a Rimini, figlio di una donna italiana e di un uomo di nazionalità rumena, ed era arrivato sull'isola con un gruppo di amici per passare qualche giorno spensierato e a contatto con la natura.

Improvvisamente il mezzo sul quale soggiornavano, che era stato parcheggiato fronte mare alla fine della spiaggia di Bados, davanti allo stagno e in mezzo a un'area verde, ha preso fuoco. Poco prima si era avvertita un'esplosione, molto probabilmente scaturita da una fuga di gas dalla bombola utilizzata per cucinare, che ha investito un altro mezzo vicino. Ne è scaturito un incendio, con una colonna di fumo nero visibile anche a distanza, che ha coinvolto il camper nel quale si trovava il bimbo. Immediatamente è scattato l'allarme, sul posto sono intervenuti carabinieri, polizia locale di Olbia, 118, guardia costiera e protezione civile. Dai primi accertamenti sembra che l'area nella quale il camper era stato parcheggiato non fosse adibita alla sosta di caravan o roulotte e che non fosse neanche attrezzata con spazi idonei per campeggiare. Per spegnere le fiamme, che si sono propagate fra la vegetazione circostante, è intervenuto anche un elicottero della flotta antincendi regionale, decollato dalla base di Limbara. I soccorritori non hanno potuto fare nulla per il piccolo, deceduto sul colpo: il suo corpo è stato trovato all'interno del mezzo, carbonizzato. Non sono in pericolo di vita i suoi genitori, anche se il papà ha riportato ustioni sul 40 per cento del corpo ed è stato trasportato in elisoccorso al centro ustioni dell'ospedale di Sassari.

Alcuni testimoni hanno raccontato di aver sentito distintamente due forti boati in rapida successione: di qui l'ipotesi dell'esplosione di una o più bombole di gas. All'arrivo dei soccorritori, è stata trovata anche una donna in stato di choc ma apparentemente illesa, probabilmente la mamma del bambino deceduto. Anche lei è stata soccorsa e portata in ospedale con un'ambulanza del 118. Secondo una prima ricostruzione, al momento dell'esplosione i genitori stavano cucinando all'esterno, mentre il bambino si trovava all'interno del camper per riposare. Le fiamme, alimentate dal vento, si sarebbero sviluppate dall'esterno e avrebbero avvolto il mezzo, causando l'esplosione di bombole di gas, che non hanno lasciato scampo a chi si trovava nel camper. Dalle prime ricostruzioni, l'incendio ha percorso una superficie di circa cinquemila metri quadrati di macchia mediterranea. Alle operazioni di spegnimento hanno concorso vigili del fuoco, personale del Corpo forestale e dell'agenzia regionale Forestas, oltre che numerosi volontari.

Il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, garantisce che «ci siamo già attivati con i servizi sociali per stare accanto alla famiglia e l'intera comunità di Olbia sarà loro vicina».

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