"Per essere kamikaze non devi aver paura E andrai in paradiso"

Richieste di soldi da inviare in Siria e frasi che inneggiano alla jihad

"Per essere kamikaze non devi aver paura E andrai in paradiso"

«Chi si presta a fare il kamikaze deve avere la religione e non deve avere paura di morire». E ancora: «È una persona diversa dalle altre, ma tutti sanno che morirà, che andrà in Paradiso sulla strada giusta». Sono solo alcune delle frasi trascritte dalle intercettazioni delle conversazioni tra i siriani arrestati ieri da Gdf e Polizia.

Nell'operazione sono stati, peraltro, utilizzati soggetti sotto copertura. Lo straniero è Ayoub Chaddad, al quale si è avvicinato, sul posto di lavoro, un certo «Rabia», che ne ha carpito i segreti entrandovi in confidenza. Il primo, a più riprese, gli ha chiesto soldi da inviare in Siria per la «causa». Ma le conversazioni da cui si evincono il finanziamento al terrorismo e il riciclaggio di soldi sono diverse.

«Ti ricordi di me? - si legge in uno stralcio - Io ero solito mandare Hawala in Aleppo da Nurshoping. Oggi abito vicino a Rawad. Volevo trasferire 670 dollari in Turchia, Quanto valgono in corona svedese? Voglio mandare soldi per mia moglie in Turchia, in Antiochia. Ti ho mandato il nome del beneficiario su Whatsapp»: la conversazione è quella tra Anwar Daadowe e un contatto che gli chiede di inviare una somma «in uno dei punti caldi del conflitto civile siriano», come si legge nel documento. C'è poi un'altra intercettazione, da cui si evince come gli indagati avessero tra le mani ingenti quantità di denaro. Parlando al telefono con la moglie Seham, Anwar le comunica in modo esplicito: «Siamo usciti da casa di Abou Fouad 10 minuti fa. Arriveremo a casa fra 2 ore. Ho dato la metà dei soldi ad Abou Rashed. Li ha messi nelle sue tasche...due mazzetti...più di 11mila e i quaderni 4 per 4». La moglie lo richiama: «Abou Murad stai attento, stai parlando al telefono». C'è poi Daadoue che parla con Abou Omar e gli chiede di trasferire 200 dollari da Norrköping ad Afrin, una città siriana del governatorato di Aleppo, e lui gli risponde che gli costerà 2.200 corone.

Il costo dei trasferimenti è sempre molto alto: «Rawad mi ha proposto di farmi consegnare i soldi a lui e lui te li porterà ...

mi vedo con Rawad più tardi ... ti volevo chiedere quanto costa fare una Hawala in Damasco?», e precisa che è un suo amico che vorrebbe inviare 300 dollari in Siria. Daadoue risponde: «Io per 3mila corone consegno 150mila lire siriane».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica