A un anno dal lancio della piattaforma «latitanti più ricercati d'Europa», l'Europol chiede aiuto attivo ai cittadini per la cattura dei criminali più pericolosi, arrivando persino a far leva sulle festività natalizie. «Rendiamo la stagione del Natale più sicura, rinchiudendo questi criminali - si legge sul portale dove appare persino un cappello da Babbo Natale nella pagina che introduce l'elenco - stiamo parlando di assassini, rapitori, terroristi, trafficanti di droga, tutti condannati o sospettati di gravi crimini. Hanno ucciso o hanno cambiato irreversibilmente la vita delle loro vittime».
La lista venne pubblicata online a fine gennaio e da allora sono stati tratti in manette 19 criminali. Metà di loro rappresentano una diretta conseguenza dell'attenzione mediatica avuta dal sito, a dimostrazione che richiedere l'assistenza degli utenti può essere un valore aggiunto per la cattura di criminali in fuga. L'ultimo aggiornamento del portale segnala che i ricercati in circolazione sono 64. Scorrendo la lista si scopre che tre sono italiani: il super-boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro, che sfugge alla cattura da ormai 23 anni, Giovanni Motisi, ricercato dal 1998 per omicidi, associazione di tipo mafioso e strage, e il boss della 'ndrangheta Santo Vottari, che deve rispondere dei reati di omicidio e partecipazione in associazione a delinquere. Un quarto, Ernesto Fazzalari, con una condanna all'ergastolo, è stato arrestato il 25 giugno e tradotto nel carcere di Opera.
Recenti implementazioni alla lista sono pervenute dalla Slovacchia per la ricerca del leader di una violenta organizzazione criminale, tale Kristian Danev, dal Belgio per tentare di consegnare alla giustizia un fuggitivo condannato a 25 anni di reclusione per numerosi stupri, l'armeno Hayk Terterian, e dalla Lettonia per un rapinatore, Aleksandrs Kozulevs. Nella raccolta di figurine dei fuorilegge figurano anche tre donne: la finlandese Marina Cecilia Kettunen, autrice di diversi reati finanziari, la spagnola Maria Varela Otero, che deve rispondere di reati legati al traffico internazionale di stupefacenti, e la romena Anca Maria Murg, sul cui capo pende una condanna a vent'anni di carcere per omicidio.
Mette i brividi leggere la «carriera» criminale di Durin Gremaj, uomo di punta della mafia albanese, ma soprattutto trafficante d'organi fin dal 2009. Ai cittadini chiamati a collaborare vengono garantiti anonimato e una ricompensa a fronte di informazioni attendibili. La remunerazione dipende da accordi stipulati tra l'Europol e ciascuno dei 28 Paesi membri dell'Ue. Tanto per fare un esempio l'Austria è disposta a ricompensare con 2.900 euro chi renderà possibile l'arresto di Tibor Foco, un pluriomicida ungherese, e con 10mila euro chiunque fornirà informazioni utili su Hime Lufaj, trafficante d'armi di origini albanesi. «La collaborazione dei cittadini attraverso eumostwanted.
eu e il sistema di cooperazione internazionale delle forze di polizia, sono un segnale forte contro la lotta a un crimine sempre più transnazionale - commenta Gennaro Capolungo, direttore dello Scip, il servizio per la cooperazione internazionale di polizia - in questo modo si concretizza sempre di più l'idea di un'Europa sicura». Anche con Babbo Natale come sponsor.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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