Evoluzione a quattro zampe. Cento anni ad alta fedeltà

Uno studio mostra quanto siano cambiati i cani nel corso dell'ultimo secolo Più grandi e forti o sempre più bassi: ecco come si sono adattati ai loro padroni

Evoluzione a quattro zampe. Cento anni ad alta fedeltà

Negli ultimi 100 anni di storia è cambiato tutto. Politica, economia, tecnologia. Sono cambiate le abitudini, è cambiata la cultura. Sono cambiate anche le persone. Basti pensare a un uomo del 1915: se e quando arrivava al traguardo dei cinquant'anni era ormai già anziano e senza prospettive mentre ora è un uomo nel pieno delle forze. Un cambio totale a cui non si sottraggono nemmeno i cani. Nell'ultimo secolo anche i nostri amici a quattro zampe hanno subito cambiamenti notevoli, soprattutto dal punto di vista fisico. È l'evoluzione, bellezza, potrebbe dire il più sfegatato fan del darwinismo ma quando si parla di cani sono anche altri i fattori da tenere in considerazione. Perché dai Boxer ai Bull Terrier, dai San Bernardo ai Dalmata, sono almeno 167 le razze di cane create dall'uomo che hanno subito modifiche o adattamenti nel corso degli anni fino a mutare alcune delle loro caratteristiche. A volte per capriccio estetico o per una continua ricerca di canoni di «funzionalità», dai cani da caccia a quelli da guardia. Fatto sta che i cambiamenti nell'ultimo secolo sono evidenti. Musi accorciati, pelo più o meno folto, pelle meno cadente, zampe più corte. Un'evoluzione lenta ma inesorabile, molto evidente nelle immagini raccolte dal blog science of dog e poi rilanciate dal britannico Daily Mail. Da una parte le immagini di cani di razza raffigurati nel 1915, dall'altra quelle del cugino del futuro, nel 2015. Le differenze sono lampanti. Pazzesche, in alcuni casi.Come per il Bull Terrier. La razza nata in Gran Bretagna, veniva usata soprattutto nei combattimenti con i tori. Se una volta era più slanciato e con un muso più naturale, ora è molto più tozzo, la coda è dritta e il muso ha subito una radicale trasformazione ed è molto più appuntito. Diverso anche il Bassotto dei giorni nostri. «Nato» da una creazione di appassionati tedeschi e allevato nelle corti reali di tutta Europa, oggi è molto più allungato rispetto a 100 anni fa e le zampe si sono ulteriormente accorciate. Anche l'anglo-americano Basset Hound è diventato più basso nel tempo mentre le sue orecchie sono notevolmente più grandi rispetto al secolo scorso. Ma i cambiamenti riguardano anche cani di grossa taglia come i San Bernardo. Animali vigorosi, di cui l'uomo si è spesso servito sia per operazioni di soccorso che per aiuto alle truppe impegnate in scenari difficili, specie in alta montagna. Oggi appare più grosso, con zampe più forti e con un muso più corto di quanto mostrano le immagini del passato. Anche il pastore tedesco, il boxer, il bulldog e il dobermann hanno cambiato le loro caratteristiche fisiche, modificando negli ultimi 100 anni dimensione del muso, lunghezza delle zampe e postura del collo e della testa. Cani che nel corso degli anni si sono adattati all'ambiente in cui vivono o alle situazioni che sono costretti a subire da padroni poco attenti.

Un'evoluzione inevitabile, perché anche fra cent'anni un dato rimarrà non modificabile. Potranno cambiare abitudini, situazioni e tecnologie ma saranno loro, sempre fedeli al nostro fianco, ad adattarsi ai padroni. Anche quando non se lo meritano.

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