New York - Lapo Elkann è stato arrestato e rilasciato in giornata dopo il finto sequestro a New York, non gli è stato ritirato il passaporto, ed è a piede libero sino all'udienza del prossimo 25 gennaio. Sono questi gli ultimi dettagli rilasciati dall'ufficio della Procura generale di New York in merito alla vicenda che ha coinvolto il rampollo di casa Fiat durante il fine settimana del Ringraziamento.
Il nipote di Gianni Agnelli, secondo la ricostruzione delle autorità, ha trascorso soltanto poche ore al 13esimo Commissariato di Manhattan, sulla 21esima Strada, quindi è stato rilasciato con in mano il «desk appearance ticket», ossia l'ordine di comparizione davanti alla Corte criminale di New York il 25 gennaio 2017. Sino ad allora non ha alcuna limitazione di movimento. Agli agenti Elkann ha dato come recapito l'indirizzo dell'hotel «The Mark», un lussuoso albergo cinque stelle in un edificio Art Deco sulla 77esima Strada e Madison Avenue, a due passi da Central Park. Alla reception, però, hanno spiegato di non avere nessun cliente registrato con il suo nome. La polizia comunque ha confermato di non avergli ritirato il passaporto poiché non rientrava nelle loro competenze, e quindi l'imprenditore potrebbe essere già rientrato in Italia. L'accusa che gli è stata mossa è di denuncia di falso sequestro, un reato che fa parte della categoria «felony», i crimini gravi, che prevede una pena da due a dieci anni di carcere. Dall'ufficio della Procura hanno fatto sapere al telefono che i risvolti giudiziari variano caso per caso, ma anche che la falsa denuncia è proporzionale alla gravità del reato, quindi in questo frangente si tratta di un fatto piuttosto serio. Nessuno si è sbilanciato invece su quali possano essere gli spazi per un eventuale patteggiamento, sia prima della data dell'udienza oppure il 25 gennaio stesso.
Ad ogni modo, fino alla comparizione in tribunale non verrà fatta nessuna indagine, la polizia ha già consegnato il rapporto e ora è la procura che dovrà portare avanti la faccenda. Non è chiaro però se il 39enne imprenditore dovrà comparire personalmente in aula o se potrà farsi rappresentare da un avvocato. Intanto, un portavoce della polizia del 13th Precint ha fornito alcuni particolari sulla dinamica dell'accaduto. Le forze dell'ordine hanno arrestato Lapo alle due di domenica mattina, dopo che - secondo i media Usa - aveva trascorso 48 ore di eccessi a base di alcol, marijuana e cocaina in compagnia di una transgender. La escort, che avrebbe 29 anni, inizialmente è stata identificata dal New York Post come Curtis McKinstry, ora invece la polizia ha diffuso il nome di Marie McKinstry, lo stesso che compare sul campanello di uno degli appartamenti delle case popolari Strauss Houses di Kips Bay sulla 28esima Strada, vicino alla First Avenue. Una zona nota alle forze dell'ordine perché frequentata da spacciatori di droga, senzatetto e criminali. Secondo alcune fonti Curtis sarebbe il nome all'anagrafe del transgender.
Nel frattempo, l'ex fidanzata di Lapo, la modella Shermine Shahrivar, ha scritto un messaggio su Instagram che sarebbe indirizzato al rampollo di casa Agnelli:
«Finché non vai in pezzi, non sai di cosa sei fatto. Ti dà l'abilità di ricostruirti ancora, ma più forte di sempre». I due si sono frequentati per alcuni mesi la scorsa estate, poi la relazione si è interrotta in autunno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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