La famiglia di Gino Strada e i soliti noti: nasce a tempo di record la cellula rossa

MilanoLa Falce e Martello non c'è nello scantinato del Circolo Arci Bellezza in via Bellezza a Milano. Intorno allo striscione bianco con scritto: «Kalimera» le persone sono una trentina. «Sorridiamo dopo la campagna di Grecia» dice Sara Bocciardi, fiorista, che vedendo arrivare un amico commenta: «Quasi quasi sei più bello di Alexis». Anche tu sei stata ad Atene? «Magari! Io dovevo lavorare» sottolinea Sara.

Alexis è il nuovo premier greco, Alexis Tsipras. Credevano d'essere in duecentocinquanta a Atene, queste erano state le adesioni alla «Brigata Kalimera» che raccoglie l'Altra Europa per Tsipras, un po' di Sel, qualche ex diessino, invece erano in cinquecento. Il gruppo italiano tra gli stranieri era il più numeroso.

Nello scantinato buio che fu un set per Luchino Visconti la contentezza si mostra con bicchieri di birra e tartine. «Vogliano l'Europa di un'utopia fino ad ora mai vista» commenta Maso Notarianni, che si definisce «un disoccupato» ma è il genero del medico di Emergency Gino Strada. Maso, giornalista impegnato, è uno dei pochi presenti ad essere volato con l'aereo fino ad Atene e confessa che era la prima volta che vedeva il Partenone. «Non dimenticherò mai Alexis sul palco la sera prima delle elezioni sotto i fuochi d'artificio. Non era un leader politico, sembrava Mick Jagger. A me la parola leader non piace».

Ora che Alexis è il vincente, la cellula «Kalimera» sognar di funzionare da raccordo tra la Grecia e l'Italia, non solo «se sarà necessario difenderemo Tsipras in ogni modo se qualcuno vuole fermare il suo progetto di una politica dei popoli, che non parta dal denaro e dai poteri forti, ma dalla gente». Arriva l'avvocato Marco Dal Toso, candidato alle ultime elezioni regionali con L'Altra Lombardia, lista di estrema sinistra, con una mazzetta di giornali. «Sono all'antica. Ho voluto leggere sulla carta quello che è successo in Grecia».

Ma chi è l'Alexis italiano? «Non c'è - continua Notarianni -. Tsipras potrebbe essere il primo uomo politico europeo a tutti gli effetti, nel senso che non rappresenta solo la Grecia ma anche l'Italia e la Spagna dove si voterà ad aprile e Tsipras stravincerà anche lì». Non poteva non essere il primo Alexis, si raccontano le persone in questa palestra, dove il piccolo figlio di Notariani suona la batteria. E lodano senza pudori il loro idolo con la solita sfilza di frasi fatte: Tsipras ha portato la politica sul territorio, andando tra la gente, costruendo materialmente ambulatori per chi non si può curare.

Come vede l'alleanza con la destra? «Fondamentale è mantenere la

linea intrapresa: la politica che parte dal basso, dalla gente, la politica di chi non sia solo preoccupato di spremere le persone per pareggiare il debito pubblico». E Renzi? «Renzi da questa vittoria potrebbe guadagnarci».

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