Cronache

Nubifragio, paura nella Capitale. Oggi a rischio Veneto e il Sud

Famiglie sfollate a Frosinone, allagamenti e frane in Liguria e Trentino. Due vittime nel Canton Ticino

Nubifragio, paura nella Capitale. Oggi a rischio Veneto e il Sud

Chicchi di grandine grossi come noci, sottopassi allagati, alberi crollati e automobilisti in panne in strade diventate fiumiciattoli. Alla fine anche Roma ha avuto il suo nubifragio, ma è stato meno drammatico di quanto previsto. La bomba d'acqua vera e propria ha colpito verso le 15 prima le zone a sud della capitale, in particolare Casalpalocco e Infernetto, poi il litorale e a seguire i quartieri nord della città, portando con sé fulmini, forte vento e una grandinata di proporzioni mai viste.

Ma con il senno del poi l'allerta, gli appelli e la chiusura delle scuole sono risultati eccessivi perché il maltempo, che continua a interessare l'Italia da nord a sud, con Roma è stato più clemente di quanto ci si aspettasse. Dopo una notte relativamente tranquilla, la pioggia in mattinata non ha dato tregua, abbattendo alberi, causando allagamenti e traffico in tilt sul Gra e sulle consolari. La Stazione Tiburtina è stata chiusa insieme a quattro stazioni metro, mentre sei voli Ryanair che avrebbero dovuto atterrare a Ciampino, sono stati dirottati a Fiumicino. A pranzo si è registrata una tregua, ma poi la pioggia è tornata a scendere copiosa nel primo pomeriggio sorprendendo tutti con la straordinaria grandinata. L'acqua ha invaso anche due stazioni della fantomatica metro C, mai aperta, e il terminal 3 dell'aeroporto Leonardo Da Vinci. Ma il codice rosso da oggi è arancione e gli studenti torneranno a scuola. A Frosinone, invece, ieri è stato necessario evacuare 17 famiglie per paura di una possibile esondazione del fiume Cosa.

Resta la massima allerta, invece, in parte del Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino, Umbria, nel bacino toscano dell'Albegna, sul Lazio meridionale, parte del Molise e della Calabria, Basilicata, Puglia e gran parte della Sicilia. Molte di queste aree anche ieri sono state interessate da allagamenti e frane, particolarmente pesanti in Trentino e Liguria. Qui, a Montoggio, il paese devastato dall'alluvione del 9 ottobre, la pioggia ha staccato una costa di terra, facendola precipitare in strada. Venezia oggi se la vedrà con l'acqua alta mentre a Carrara è finalmente tornata l'elettricità e molti sfollati hanno fatto rientro a casa. Due terzi dell'acqua che aveva invaso garage e locali è già defluita, lasciando però una coltre di fango che rende difficile la circolazione. In Friuli Venezia Giulia le piogge continueranno fino a domani e la regionale 251 è stata chiusa per l'esondazione del fiume Meduna, quindi la valle è raggiungibile solo dal Veneto. In tutta Italia, del resto, i corsi d'acqua sono «sorvegliati speciali». Nel catanese, infine, prosegue la conta dei danni provocati dalla tromba d'aria che ha colpito Ognina e a Acireale. E per sicurezza oggi scuole chiuse a Catanzaro, Lipari, Enna, Locri e Catania.

Nel mirino del maltempo anche la Svizzera: una donna e la figlia di tre anni sono morte per una frana che ha travolto la loro casa a Bobinasco.

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