Vi sono persone che, nel corso della loro vita, commettono sempre gli stessi errori e si ritrovano a combattere sempre contro le stesse difficoltà. Una esistenza sbagliata. Di solito questo avviene perché sono incapaci di controllare e bilanciare i loro impulsi sulla realtà per cui sono o troppo incerti, o troppo violenti, o troppo paurosi. Ma vi è anche chi sbaglia per eccesso di fantasia, in cui la fantasia diventa un rifugio per non vedere la realtà, per non affrontarne la durezza.
Per costruire una impresa devo pormi ogni volta degli obbiettivi raggiungibili. Anche se ho grandi ambizioni, non posso pensare di realizzarle con un singolo balzo, ma solo per tappe, facendo ogni volta bene il compito in cui sono impegnato. In questo modo divento più esperto e acquisto credito fino al giorno in cui potrò tentare qualcosa di importante. Invece c'è gente che non sopporta di procedere a piccoli passi. A costoro sembra di sprecare il proprio tempo su cose che non lo meritano e fanno subito progetti grandiosi che immaginano di realizzare con facilità e in breve tempo, sicché non studiano con cura le difficoltà e gli ostacoli che potranno incontrare. Se qualcuno glieli fa presenti, lo considerano un pessimista e preferiscono fidarsi di persone facilone. Spesso così finiscono in mano a imbroglioni o ad approfittatori.
Quando si imbattono in una difficoltà insuperabile non diventano più prudenti e più realisti, ma dimenticano il vecchio progetto per imbarcarsi in un altro ancor più grandioso e ricominciare con le fantasie. Finiscono così per vivere sempre in un rassicurante mondo immaginario in cui mentono a se stessi, mentono agli altri e vanno da incoscienti verso la catastrofe. Succede nelle imprese, nelle famiglie e in politica.
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