Coronavirus

Dalla farmacia No Vax alla dose per l'amico fino ai finti vaccini dentro l'hub (per 150 euro)

Sequestrata l'attività a Renate. A Cagliari la ricompensa era una cena

Dalla farmacia No Vax alla dose per l'amico fino ai finti vaccini dentro l'hub (per 150 euro)

Sciacalli del vaccino da Nord a Sud. In Brianza come a Napoli. Due casi clamorosi. Che fanno rabbrividire per cinismo e disonestà. Un infermiere e un operatore socio sanitario sono stati arrestati ieri dai carabinieri di Napoli per aver falsificato la somministrazione di vaccini anti-Covid in un Hub del capoluogo campano. Uno dei due lavoratori reclutava i No Vax e si faceva consegnare 150 euro per le prestazioni utili alla richiesta del Super Green pass, l'altro invece simulava l'inoculazione spruzzando il siero in un batuffolo. Sono oltre trenta le persone che avrebbero usufruito dei falsi vaccini. I due operatori sanitari, Giuliano Di Girolamo e Rosario Cirillo, sono accusati di corruzione , peculato e falso. In seguito alla falsa attestazione di avvenuta vaccinazione, i pazienti avrebbero ottenuto, pur non avendo titolo, il Green pass. Le indagini dei carabinieri del Nas di Napoli hanno evidenziato che fra coloro ai quali sarebbe stato falsamente inoculato il vaccino, 14 risultano appartenere a categorie di lavoratori per le quali è previsto l'obbligo di vaccinazione per ottenere il rilascio della certificazione verde.

E sempre ieri è stata sequestrata una farmacia di Renate (Monza e Brianza) sospettata di eseguire tamponi Covid e altre tipologie di prelievi i cui referti venivano falsificati. Il locale era già stato chiuso dai Carabinieri di Monza nelle scorse settimane per la mancanza dei requisiti sanitari della titolare 42enne e del fratello-collaboratore 44enne i quali, non avendo assolto l'obbligo vaccinale, erano stati sospesi dall'ordine dei farmacisti. Gli accertamenti erano partiti lo scorso agosto. Le indagini era scattate per la denuncia sporta da una mamma preoccupata per delle anomalie sul referto del tampone molecolare eseguito dal figlio. I carabinieri avevano scoperto che quel test era falso perché né il laboratorio di Monza inizialmente indicato, né quello di Carate Brianza, successivamente comunicato nel tentativo di aggiustare la faccenda, avevano mai ricevuto e analizzato detto tampone. Ieri, dopo il sequestro del materiale informatico presente all'interno della farmacia, la nomina di consulenti tecnici e una ancora parziale analisi dei dati informatici, è stato accertato che sono falsi almeno altri 15 tra referti e dichiarazioni di aver sottoposto ad analisi i tamponi con esito negativo da parte della farmacia. Addirittura in un caso è stata accertata la falsità di un prelievo volto alla ricerca dell'antigene prostatico per la diagnosi dello stato di un paziente che era stato affetto da tumore.

A Cagliari invece è agli arresti domiciliari un 30enne che si era presentato all'hub della Fiera per ricevere la prima dose al posto di un suo amico No Vax. L'arrestato, già noto alle forze dell'ordine, aveva accettato di sostituirlo, mostrando documenti falsi all'accettazione, in cambio di una cena al ristorante. L'amico No Vax è stato denunciato.

Il trentenne deve rispondere di uso di documenti falsi, sostituzione di persona e falsa attestazione di identità a pubblico ufficiale.

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