Roma - Nel palazzo si mormora già che la nomina del nuovo capo ufficio stampa della Camera sarà una farsa. A giocarsi la partita finale sono rimasti in dodici. I quali verranno sentiti martedì prossimo dall'ufficio di presidenza di Montecitorio. Sulla base dei colloqui davanti all'ufficio di presidenza, la presidente Laura Boldrini farà poi il nome di un professionista e l'ufficio di presidenza ratificherà la scelta.Nomina farsa, si diceva, perché già si sa la preferita della Boldrini: Daniela Hamaui, natali a Il Cairo, direttore editoriale dei periodici di La Repubblica. Attenzione, però. A sbarrare la strada alla Hamaui potrebbe esserci Stefano Menichini, un passato al Manifesto, poi cofondatore di Europa, quotidiano della Margherita, quindi consulente del ministero delle Infrastrutture.Gli altri candidati sono Francesco Bongarrà, Tullio Camiglieri, Ubaldo Casotto, Luisa Cordova, Claudio Giua, Vincenzo La Manna, Maddalena Loi, Lucio Palazzo, Alessandra Quattrocchi e Guido Romeo.Sulla questione la polemica dura da mesi. Inizialmente per l'incarico avrebbe dovuto esprimersi un comitato ad hoc, un tempo presieduto dal piddino Roberto Giachetti. Poi Giachetti si dimise in polemica con la Boldrini. Giachetti chiedeva di indire un bando ma la presidente non rispose, lasciando intendere di aver già scelto un nome «suo».Alla fine, nel tentativo di spegnere le polemiche, la Boldrini chiese se ci fossero dei volontari per formare una sottocommissione temporanea che avrebbe dovuto scremare le centinaia di candidati. Hanno accettato cinque membri del M5S, Ap, Pd e Sel. Forza Italia ha rifiutato. «Il potere di scelta spetta al presidente della Camera. Perché questa finta trasparenza che non ha alcun senso e che mette in imbarazzo gli altri candidati?», è il ragionamento dell'azzurro Simone Baldelli. Ma non è finita qui. La sottocommissione temporanea guidata da Ferdinando Adornato, infatti, l'altro giorno ha comunicato i 12 profili finalisti. Peccato che Adornato non ha letto subito i nomi dei 12 giornalisti giunti alla selezione finale, ma ha fatto precedere alla lista completa una miniselezione di 4 nomi, da lui indicati come «giornalisti di chiara fama»: Tullio Camiglieri, Ubaldo Casotto, Stefano Menichini e Daniela Hamaui.Forza Italia ha subito protestato: «Ma perché gli altri 8 giornalisti chi sono, i figli della serva?».
A quel punto Adornato ha letto l'intero elenco. Insomma, un pasticcio. In ogni caso la vittoria finale se la giocano Hamaui, Menichini, Camiglieri e Casotto. Con una possibile sorpresa «rosa»: Alessandra Quattrocchi, caporedattore area video di Askanews.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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