Elezioni politiche 2022

"Fascisti e assassini...". Ancora minacce contro Salvini e Meloni

Una nuova scritta con minacce contro Salvini e Mussolini è comparsa su un muro di Ravenna: "Farete la fine di Mussolini". Silenzio della sinistra

"Fascisti e assassini...". Ancora minacce contro Salvini e Meloni

La democrazia a sinistra non sanno cosa sia. Ormai è acclarato, come è stato dimostrato in più occasioni durante tutta la campagna elettorale e non solo. Minacce, sottintese o esplicite, sono state un leitmotiv costante nelle ultime settimane. Gli stessi esponenti politici hanno alzato i toni, esasperando una campagna elettorale che per volontà della sinistra non si è concentrata sul confronto politico ma sull'attacco personale e politico. Si sono così fomentate le frange più violente, vere o presunte, che si sono risvegliate e hanno iniziato a minacciare fisicamente i leader politici del centrodestra da diverse settimane.

L'ultimo episodio si è verificato a Ravenna, dove su un muro sono apparse scritte minatorie contro Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Non è certo la prima volta che succede ma si stanno moltiplicando in maniera preoccupante in tutta Italia. "Meloni e Salvini fascisti e assassini, farete la fine di Mussolini", si legge sul muro, con tanto di stella rossa accanto. La fotografia è stata condivisa sui social da Matteo Salvini, che a commento della scritta, ha commentato: "A Ravenna, qualche democratico ha accettato con serenità il voto degli italiani e, con vernice rossa, augura buon lavoro a me e Giorgia. Viva la libertà e avanti col sorriso". Ovviamente, non sono mancati i commenti favorevoli a questo tipo di pensiero sotto il post pubblicato da Matteo Salvini, che ha personalmente risposto ad alcuni di questi.

I giovani e i giovanissimi non sembrano avere contezza di quello che dicono o che scrivono, non solo sui social ma anche sui muri, forse perché protetti da una cultura che considera accettabile insultare chi la pensa diversamente da quello che è stato imposto come pensiero unico e giusto. E quindi ecco che, anche liceo Manzoni di Milano, che è stato occupato in segno di protesta contro la vittoria del centrodestra, compaiono scritte che definire vergognose non rende adeguatamente l'idea. Oltre al grande classico "Salvini appeso", che si rifà alla morte di Benito Mussolini, ecco che compaiono anche altre scritte vergognose: "Più vedove, più orfane, più sbirri morti". Quel che colpisce e che dovrebbe far riflettere è che questi pensieri si formano all'interno delle mura scolastiche.

Il tutto, nell'assordante silenzio della sinistra.

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