Ma fate attenzione a dove andate: negli Usa c'è chi è stato rapinato

I ladri sfruttano le funzioni della app per «catturare» le vittime

Attenti al ladro. Probabilmente, in questo caso, potrebbe avere un'età compresa tra i 16 e i 18'anni, ed essere già un giocatore (o comunque un esperto) incallito di Pokémon Go. È già capitato negli Stati Uniti: l'applicazione, in arrivo su Play Store e App store anche in Italia, ha mietuto vittime di rapine nel Missouri. Come? La polizia di O'Fallon, dopo aver arrestato quattro giovani, ha dichiarato che probabilmente i sospettati usassero alcune funzioni di Pokémon Go, grazie alle quali è possibile vedere dove si trovano gli altri giocatori e attirarli in posti specifici. Il gioco, infatti, prevede che ci siano dei punti molto chiari e precisi i Pokéstop dove poter raccogliere oggetti speciali. I Pokéstop sono situati all'interno di spazi pubblici dove i giocatori possono arrivare con facilità, per completare le loro mosse e operazioni di gioco. Ebbene, la polizia di O'Fallon pensa che i quattro rapinatori sfruttassero la possibilità di rendere più appetibili e attraenti alcuni Pokéstop, per attirare più giocatori verso alcuni posti piuttosto isolati e in orari utili nei quali pochi occhi della gente potessero inchiodarli.

Rapina a mano armata. I quattro ragazzi si trovavano all'interno di una BMW nera nel parcheggio di un centro commerciale, e poco dopo è stata trovata un'arma di cui i rapinatori avevano provato a liberarsi. La polizia ritiene possibile che i quattro arrestati siano gli autori di altre otto o nove rapine simili a quella denunciata domenica notte.

Dopo che Pokémon Go è stata resa disponibile in alcuni Paesi (e in Italia, spacciando il proprio dispositivo per uno smartphone utilizzato proprio in questi Paesi, è già possibile giocare), sono stati segnalati incidenti a causa di questo gioco. Uno dei problemi è che i Pokémon da catturare si trovano in posti insoliti, anche pericolosi, e ciò potrebbe accompagnare i giocatori dritti verso una calamità. La distrazione della realtà aumentata che sottrae gli occhi dalla realtà reale.

La polizia di O'Fallon, dunque, ha ricordato a chi utilizza Pokémon Go di prestare molta cautela al mondo reale anche quando si interagisce con altri giocatori sconosciuti, ai quali si deve evitare di comunicare la propria posizione. Soprattutto per il rischio di una generazione di nativi digitali che fanno della criminalità una professione sempre più al passo con le nuove tecnologie: e ancor di più le nuove dipendenze.

SCam

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