La favola di Jennie-Albert Il primo soldato trans

Si fece credere uomo e si coprì di gloria combattendo nella Guerra di secessione

La favola di Jennie-Albert Il primo soldato trans

Erica Orsini

Donald Trump si appresta a bandire i transgender dall'esercito americano ma la presenza di soldati transessuali nelle forze armate statunitensi vanta una tradizione che ha radici antiche come ha svelato ieri il quotidiano britannico The Guardian raccontando la storia straordinaria di un soldato che entrò a far parte dell'esercito nel 1862. Si chiamava Albert Cashier e si arruolò nell'Unione in Illinois, nonostante risultasse decisamente troppo basso per i canoni maschili dell'epoca. La sua figura minuta tuttavia non gli impedì di essere un soldato di eccezionale coraggio. Faceva parte del 95esimo battaglione di fanteria dell'Illinois e fu coinvolto in alcune delle battaglie più sanguinose dell'intera guerra civile. In un'occasione fu catturato, ma riuscì a fuggire prendendo di sorpresa chi lo sorvegliava. In un'altra battaglia i suoi compagni lo ricordano mentre riporta al suo posto la bandiera dell'Unione che era stata strappata. Quello che non sapevano invece era il grande segreto di Albert. Avevano notato che teneva sempre il collo della camicia rigidamente abbottonato a coprire il pomo d'Adamo e dormiva isolato, lontano dagli altri, ma mai avrebbero immaginato che Cashier era nato donna. Il suo vero nome era Jennie Hodgers ed era nato in un villaggio di poche anime a nord di Dublino, nel giorno di Natale del 1843. Si era poi trasferito da bambino in Illinois dove si era arruolato con un nuovo nome. Si cercavano sempre nuovi volontari per la Guerra e lui venne accettato immediatamente. Insieme al suo reggimento combattè in Mississipi, Missouri, Tennessee e Louisiana, percorrendo in tre anni 10mila miglia a piedi. Con un moschetto in mano, egli non fu da meno, se non migliore degli altri e seppe affrontare le avversità della vita da campo e le lunghe marce. Dopo la guerra Cashier fece ritorno a Belvidere, una cittadina a nord di Chicago per poi trasferirsi definitivamente al sud a Saunemin dove lavorò come uomo di fatica in una fattoria. I dati in archivio mostrano che Cashier votò sempre alle elezioni, fu possessore di un conto in banca e ricevette una pensione militare, tutte cose che gli sarebbero state negate come Jennie Hodgers. Tutto andò bene fino al 1911 quando Albert venne investito da un'auto e si ruppe una gamba. All'ospedale il medico scoprì il suo sesso, ma mantenne il segreto e riuscì a mandare Cashier in un ricovero per ex soldati nel Quincy dove Albert visse felice per i due anni che seguirono. La situazione precipitò quando Cashier cominciò a manifestare sintomi di demenza e lo Stato lo trasferì in un'ospizio dove il suo segreto venne nuovamente alla luce.

Purtroppo per lui i medici non furono così illuminati stavolta e tentarono di ritrasformarlo in una donna. Dopo più di 50 anni passati come un uomo, Cashier fu costretto a vestire abiti femminili, una cosa che lo destabilizzò ancor più della malattia. Allo stesso tempo alcuni dipendenti della struttura vendettero la sua storia ai giornali. Morì nel 1915 cadendo dalle scale dopo essere inciampato nella gonna del vestito che era costretto ad indossare. Aveva 71 anni. I suoi antichi compagni di reggimento non lo abbandonarono mai e il suo ex comandante fece di tutto per tentare di riportarlo al ricovero per veterani.

Da morto però, Cashier ricevette quello che gli era stato negato. I suoi amici fecero in modo che avesse un funerale militare e sulla sua tomba, si preoccuparono che avesse scritto il nome che si era scelto: Albert Cashier.

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