Vorrei ma non posto, cantava Fedez qualche tempo fa (in compagnia di J-Ax). Ma il titolo corretto del brano sarebbe stato: Non vorrei ma posto. Meglio ancora: Posto e poi mi pento.
La resipiscenza è sempre una virtù da apprezzare, a maggior ragione quando arriva da un cantante tatuato. Però quando si parla di social il ravvedimento attivo serve a poco: il danno è fatto. E qui si tratta di un bambino di pochi mesi: né quisquilie né pinzillacchere.
Riepiloghiamo la vicenda. Il signor Fedez, nickname di Federico Leonardo Lucia, rapper di vaglia con un gusto per i giochi di parole nonché giudice di una delle trasmissioni cult della nostra tv, l'X Factor di recente deargentizzato, è sposato con la Bill Gates degli influencer, Chiara Ferragni, nickname di se stessa. I due sono animali sociali, che devono buona parte del loro successo all'abitudine di condividere con il loro pubblico - ha più follower lei che abitanti l'Australia - ogni momento della loro vita. Per lavoro (l'influencer si fa riempire il conto corrente per infilare nella propria vita oggetti di aziende in cerca di visibilità), ma anche per piacere. In una delle ultime puntate di E poi c'è Cattelan, deliziosa trasmissione di SkyUno, un paio di settimane fa, il conduttore Alessandro, padre di due figli, intervistando la bionda donna ha garbatamente criticato il costume dei «Ferragnez» di coinvolgere il di loro figlio Leone, di mesi sette, in questa orgia di like. E lei, la Ferragni, ha confessato di non trovar nulla di strano nel far vivere al bimbetto la vita fatta da loro. Come dire: mi piace il tennis e metto la racchetta in mano al pargolo a tre anni.
Accade poi che la coppia decida di condividere sui social anche un momento meno felice della vita del piccolo: un'operazioncina alle orecchie all'ospedale pediatrico di Los Angeles per eliminare un difetto che avrebbe potuto cagionargli, in futuro, disturbi uditivi. La notizia solletica agli autori di Striscia la Notizia una battuta che collega l'intervento alle scarse doti canore del papà. Infelice doppiamente: perché coinvolge un bimbetto e perché - soprattutto - non fa ridere.
Ma un pregio la loffia boutade ce l'ha: scatena l'amarezza di Fedez e lo spinge all'autocritica: «A volte è meglio tenersi le cose per sé quindi ovviamente è anche un po' colpa nostra, ed è giusto ammetterlo». Cantava Fedez di nuovo in quella canzone: «E come faranno i figli a prenderci sul serio/ con le prove che negli anni abbiamo lasciato su Facebook?». Ecco, come faranno?
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