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Venezia, fermato terrorista islamico: era in centro di accoglienza

Il tunisino era già finito nel mirino delle autorità locali, che avevano ricevuto delle segnalazioni. Furioso Matteo Salvini, che promette di presentare un'interrogazione parlamentare urgente a Luciana Lamorgese

Venezia, fermato terrorista islamico: era in centro di accoglienza

In Italia si torna a parlare di terrorismo dopo la diffusione della notizia relativa all'arresto di un 25enne di nazionalità tunisina, ospite del Centro per i rimpatri (Cpr) di Gradisca d’Isonzo. Stando a quanto dichiarato dalle autorità locali, lo straniero appartiene infatti ad una cellula dell'Isis. Fatto, questo, che ha mandato su tutte le furie l'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini, che questa mattina ha dichiarato di avere tutta l'intenzione di presentare un'interrogazione urgente all'attuale titolare del Viminale Luciana Lamorgese.

L'arresto

Ad occuparsi del fermo, avvenuto in queste ultime ore, sono stati gli agenti della Digos di Venezia, che hanno arrestato il soggetto proprio nel capoluogo veneto. A coordinare l'attività investigativa e, successivamente, le operazioni d'arresto è stata la Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione. A quanto pare il 25enne, sospettato di essere un terrorista, era da tempo monitorato dalle autorità.

Raggiunta l'Italia a bordo di uno dei tanti barconi approdati in Sicilia lo scorso mese di agosto, il tunisino era stato poi accompagnato in una struttura d'accoglienza sita nella provincia di Venezia. Già da ottobre, tuttavia, era arrivata la segnalazione da parte della Scip (Servizio per la Cooperazione internazionale di polizia) secondo la quale l'extracomunitario fosse un membro di una cellula terroristica dell'Isis. La stessa Aise (Agenzia informazioni e sicurezza esterna) aveva confermato la notizia.

Il profilo del tunisino combaciava con la descrizione fornita dalle varie agenzie informative, motivo per cui la Digos aveva cominciato a tenere sotto controllo il 25enne. L'esame delle impronte digitali ha chiuso il cerchio, confermando che si trattatava proprio del soggetto segnalato. A prendere parte all'arresto anche l'autorità giudiziaria tunisina, che ha emesso nei confronti del giovane un provvedimento di cattura internazionale per "partecipazione ad associazione terroristica ad atti di terrorismo". Lo scorso 27 novembre tale provvedimento è stato convalidato dalla Procura Generale di Trieste, in attesa delle procedure di estradizione.

"L'arrestato non aveva avuto atteggiamenti che denotassero una deriva di carattere integralista e, dalle prime dichiarazioni rese al momento del suo sbarco, aveva palesato l'intenzione di non rimanere sul territorio nazionale", ha raccontato ad agenzia Nova il dirigente della Digos di Venezia Carlo Ferretti. "Non possiamo escludere che persone pericolose arrivino in Italia, ma abbiamo dimostrato che quando ciò accade, il sistema per intercettarli funziona", ha conluso.

La reazione di Salvini

Dura la posizione del leader della Lega Matteo Salvini che, dopo aver appreso la notizia, si rivolge ancora una volta all'attuale ministro dell'Interno Luciana Lamorgese. L'intenzione del segretario del Carroccio è quella di presentare urgentemente una interrogazione parlamentare alla titolare del Viminale.

"La notizia è gravissima, chiediamo controlli su tutti gli attuali ospiti dei centri italiani", ha dichiarato questa mattina Salvini, che ha chiesto di intensificare i controlli in tutto il Paese.

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