
La bestia giustizialista divora anche il duro e puro Roberto Fico (nella foto). Il Fatto Quotidiano, giornale di riferimento dell'ala ortodossa grillina e voce delle Procure militanti scomunica l'ex presidente della Camera: "Merita di perdere le elezioni in Campania. A pronunciare la fatwa contro Fico, in corsa per la presidenza della Regione con il campo largo, è Andrea Scanzi. Il volto televisivo del giornale di Travaglio, il censore che non fa sconti a nessuno, dal suo profilo Facebook stronca la candidatura dell'ex numero uno di Montecitorio: "Se Fico accetta di essere appoggiato pure da De Luca e da Renzi, merita di perdere persino contro il Poro Asciugamano".
Ieri è arrivato un nuovo affondo di Scanzi contro il grillino: "Se Fico e Cinquestelle accettano le liste di De Luca sono oltre il suicidio".
In realtà all'attento Scanzi mancano alcune informazioni. In Campania al fianco di Fico non ci sono solo Renzi e De Luca. L'esercito di trasformisti e impresentabili è lunghissimo. Mancano all'appello di Scanzi ancora Mastella, che ormai fa coppia fissa in pubblico con Fico, De Mita jr, mister Fritture (Franco Alfieri) e Pomicino. Tutti appassionatamente faranno parte del campo largo targato Fico-Mastella-De Luca.
E fino alla settimana scorsa nella coalizione di Fico era sicuro di un posto Pasquale Di Fenza, l'ex deluchiano artefice della visita nel Palazzo della Regione di Rita De Crescenzo. Senza contare i consiglieri deluchiani, sotto indagine, che dovrebbero entrare in lista con il campo largo.
Ora, al netto dell'uscita di Scanzi, che con ogni probabilità sarà richiamato all'ordine da Conte e Travaglio, esiste un tema politico: il duro e puro Fico rischia di essere travolto da quel giustizialismo feroce su cui ha costruito la sua carriera politica. Fico è diventato presidente della Camera cavalcando i servizi di Ruotolo, Travaglio e Santoro contro Mastella, De Luca e tutti gli indagati. Gli stessi che ora sono suoi alleati.
La "svolta garantista" di Fico non indigna solo Scanzi e il Fatto Quotidiano.
I malumori si stanno allargando tra gli attivisti. Sui social piovono critiche per le alleanze in Campania. Non importa. La missione di Conte è una: vincere in Puglia, Campania e Calabria, facendo anche patti con il diavolo.