Il presidente della Camera, Roberto Fico, torna nuovamente a sfidare il ministro degli Interni, Matteo Salvini, sul fronte migranti. Dopo il vicepremier Di Maio e dopo la Trenta, pure Fico predica la politica della porte aperte contestando i porti chiusi ribaditi da Salvini anche con un aumento dei flussi migratori dovuti alla guerra in Libia. Il presidente della Camera non usa giri di parole e di fatto sposa la linea Trenta che inquadra i migranti in partenza dalla Libia come rifugiati che fuggono dalla battaglia. Secondo Fico i porti dovrebbero tornare aperti: "I rifugiati che scappano da una guerra non possono essere respinti, è quanto prevede il diritto internazionale e non si discute", ha affermato durante una visita a Napoli. Sempre sul fronte Libico, Fico ha aggiunto: "La Libia dev’essere messa in sicurezza e si deve evitare in ogni modo un conflitto che può essere dirompente - aggiunge - bisogna allontanare l’idea di un conflitto e per farlo l’Europa deve lavorare unita alla risoluzione delle tensioni del conflitto libico, questa è la priorità. Se si lavora bene in questa direzione, scongiureremo nuovi arrivi, non dei migranti, ma dei libici che scappano dalla guerra".
Ma le bordate verso il leader del Carroccio non finiscono certo qui. Fico entra anche nella polemica tra Raggi e Salvini sul degrado di Roma. Nei giorni scorsi il ministro ha attaccato la sindaca proprio per la situazione della Capitale che da tempo fa i conti con rifiuti, bus in fiamme e disservizi sui mezzi pubblici.
Il presidente della Camera si schiera dalla parte della Raggi e manda un messaggio a Salvini: "I sindaci onesti, che lavorano per la città, vanno supportati e non contrastati, al Sud o al Nord, perchè sono coloro che sono vicini ai cittadini. Le critiche vanno bene a tutti i livelli purchè siano costruttive". Insomma adesso è braccio di ferro aperto tra il titolare del Viminale e il presidente della Camera.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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