Una vera e propria inversione a U. Il Financial Times dopo aver tifato per il "Sì" adesso si schiera col fronte del No. Tony Barber, che solo qualche mese fa aveva sprecato fiumi di inchiostro per osannare il "sì" adesso punta il dito contro la riforma fortemente voluta dal premier: "Faranno poco per migliorare la qualità del governo, della legislazione e della politica", perché "quello di cui l'Italia ha bisogno non sono più leggi da approvare più rapidamente ma meno leggi e migliori". L'editorialista è chiaro: il punto è che "le riforme costituzionali faranno ben poco per migliorare la qualità del governo, della legislazione e della politica".
Poi cita qualche esempio: "Il Parlamento italiano ha approvato più leggi di Stati Uniti, Francia, Germania e Regno Unito.
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