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La firma e la personalità della Azzolina: chi è davvero

L'analisi della scrittura del ministro rivela la sua personalità: ecco chi è davvero la titolare del Miur

La firma e la personalità della Azzolina: chi è davvero

La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina sembra avere un asso nella manica, che usa peraltro con maestria: l’immagine di sé, alla quale tiene molto e che pertanto cura con particolare attenzione. Persona loquace, fino a rischiare punte di logorrea, sembra avere “poche idee, ma confuse” che compensa con la convinzione di possedere una competenza adeguata, per cui sfodera saccenti consigli (vedi lettere oscure e illeggibili, e triplice sprofondamento verso il basso delle lettere). Ciò sta a indicare un forte attaccamento al tangibile e al concreto, per il quale investe molte delle sue energie. L’illeggibilità della firma depone per qualche momento difficile vissuto nel passato e non ancora del tutto risolto, per cui rischia di recuperare la propria autostima attraverso la ricerca di conferme da parte degli altri.

Se però non dovesse riuscire a trovare appoggi e ad organizzare il proprio pensiero con consequenzialità, rischierebbe di perdere quella sicumera costruita con tanta fatica, restando priva di credibilità. Infatti, se contrastata o toccata nell’orgoglio, potrebbe manifestare suscettibilità e reagire in modo non del tutto prevedibile, anche con scatti di nervosismo. Affettivamente sembra di poter cogliere una personalità che tende a sublimare le pulsioni affettive attraverso un costante e deciso impegno nel mondo del lavoro, in particolare in quello pedagogico infantile. Ciò la porta a sacrificare il mondo degli affetti e parte della sua femminilità in favore di una crescita sociale fatta di compensazioni e di arrivismo.

Il tutto caratterizzato da un’ansia anticipatoria (vedi lettere stiracchiate e oscure) che la porta a vivere tutto con tensione e senza una precisa consequenzialità tra pensiero e azione. (Clicca qui per guardare la firma)

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