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Fisco, il governo ascolta i commercialisti: rinviate tre scadenze del 730 precompilato

Modello online dal 10 maggio. Posticipata la conservazione delle fatture e la certificazione unica. Rigenerazione urbana: si rischia la stangata

Fisco, il governo ascolta i commercialisti: rinviate tre scadenze del 730 precompilato

Notizia attesa dagli addetti al settore, arrivata in un sabato pomeriggio monopolizzato dalla nuova stretta anti-Covid. Saranno rinviate tre scadenze fiscali: la precompilata, il termine per la conservazione delle fatture e quello per la trasmissione delle Certificazioni uniche (Cu) all'agenzia delle entrate diretta da Ernesto Maria Ruffini (nella foto).

La novità è stata comunicata direttamente dal ministero dell'Economia e sarà contenuta nel decreto «Sostegni». La proroga dei termini per la conservazione delle fatture elettroniche del 2019, informa via XX Settembre, permetterà agli operatori di avere tre mesi in più per portare in conservazione le fatture elettroniche relative al 2019. «La proroga in via di definizione tiene conto del fatto che l'adempimento in oggetto costituisce una novità nel panorama delle scadenze tributarie, in quanto l'obbligo di fatturazione elettronica nelle operazioni tra privati è stato introdotto a decorrere dalle operazioni effettuate il 1° gennaio 2019, per cui è la prima volta che occorre procedere alla conservazione sostitutiva delle fatture elettroniche emesse e ricevute nel periodo d'imposta». Lo stesso ministero sottolinea che in questo modo sono state ascoltate le richieste degli operatori del settore, commercialisti e Caf, impegnati con gli adempimenti relativi agli interventi straordinari dei decreti «Ristori».

Differiti quindi dal 16 al 31 marzo 2021 i termini di trasmissione telematica della Certificazione unica all'Agenzia delle entrate e di consegna della stessa agli interessati.

La medesima proroga al 31 marzo 2021 sarà prevista anche per l'invio da parte degli enti esterni (come banche, assicurazioni, enti previdenziali, amministratori di condominio, università, asili nido o veterinari) all'Amministrazione finanziaria dei dati utili per la predisposizione della dichiarazione precompilata. In virtù di questo slittamento, l'Agenzia delle entrate metterà a disposizione dei cittadini la dichiarazione precompilata il 10 maggio 2021, anziché il 30 aprile.

Ancora problemi invece con il disegno di legge sulla «rigenerazione urbana», partito con il precedente governo guidato da Giuseppe Conte con l'obiettivo di riqualificare il territorio.

Il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, ha ricordato che in Senato, «si è deciso di adottare un testo base che prevede l'aumento delle tasse sugli immobili che i proprietari non riescono a utilizzare o affittare». Per promuovere il riutilizzo «i comuni possono elevare, in modo progressivo le aliquote dell'Imu previste sulle unità immobiliari o sugli edifici che risultino inutilizzati o incompiuti da oltre 5 anni; lo stesso possono fare le regioni».Nel decreto è anche previsto lo stop al pagamento di Imu, Tasi e Tari sugli immobili oggetto di interventi di rigenerazione urbana.

Inoltre i comuni possono deliberare la riduzione, in misura superiore al 50 per cento, dei tributi o canoni di qualsiasi tipo, dovuti per l'occupazione del suolo pubblico e di ridurre del 10 per cento il permesso di costruire.

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