Il Movimento cinque stelle preme per rafforzarlo e rifinanziarlo, pur ammettendone i limiti, la Lega ne chiede una profonda revisione. È il reddito di cittadinanza, il provvedimento con cui due anni fa i grillini avevano annunciato di aver «abolito la povertà», e per il quale ora rivendicano la funzione di «cintura di sicurezza» nella crisi economica esplosa durante la pandemia» con 5,6 milioni di persone scivolate nella povertà assoluta secondo l'Istat.
La misura bandiera del M5S ed è stata già rifinanziata con 4 miliardi aggiuntivi da qui al 2029 dall'ultima legge di bilancio. Costa ogni mese circa 700 milioni di euro, con un conto salato per le casse dello Stato: tra aprile 2019 e maggio 2021 sono stati spesi oltre 14 miliardi per erogare il reddito o la pensione di cittadinanza. La stima della spesa da qui al 2029 potrebbe portare l'ammontare a sfiorare i 40 miliardi. Secondo gli ultimi dati aggiornati a giugno i nuclei percettori di reddito o pensione di cittadinanza sono 1,6 milioni per oltre 3,6 milioni di persone coinvolte - a maggio i nuclei erano 1,1 milioni per 2,8 milioni di persone - con un importo medio di 548 euro.
Ma con il sussidio sono cresciuti anche coloro che hanno trovato un lavoro? Stando ai dati di febbraio, gli ultimi disponibili, su 1,5 milioni di beneficiari del reddito e che dovevano sottoscrivere il Patto per il Lavoro, quello che impegna i percettori del sussidio a rispondere alle offerte proposte dai centri per l'impiego, ne sono stati presi in carico solo 330mila. Di questi, hanno trovato un lavoro in 152.673, solo il 15,19% degli «occupabili».
Criticità anche nella distribuzione geografica del sussidio: in Campania ci sono più persone che percepiscono il reddito che in tutto il Nord. Il dato emerge dalle tabelle dell'Osservatorio dell'Inps aggiornate a fine maggio: nel 2021 sono stati 331mila i nuclei beneficiari di reddito e pensione di cittadinanza per oltre 864mila persone coinvolte. Il numero è superiore ai 755mila che lo percepiscono nel Nord Italia. Un trend in linea con i mesi scorsi: a pesare di più per coperture finanziarie è Napoli, dove a marzo 157mila famiglie percepivano il reddito o la pensione di cittadinanza pari a quelle in tutto il Nord. Per una spesa di 102,2 milioni di euro a marzo per il solo capoluogo campano.
Ma il sussidio è andato anche a chi non ne aveva diritto. Nei casi più gravi, anche a boss mafiosi.
Gli ultimi 76 beneficiari illegittimi collegati alle cosche sono stati scoperti dai carabinieri di Catania: 25 erano stati condannati per mafia, gli altri 51, comprese 46 donne, avevano ottenuto il sussidio omettendo di comunicare che nel proprio nucleo familiare c'era anche un congiunto condannato definitivamente per associazione mafiosa.E in tutto sono 64mila i nuclei familiari a cui negli ultimi due anni è stato tolto il sussidio perché non ne avevano diritto.
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