Elezioni Regionali 2020

Flop dei 5 Stelle alle urne. E Di Maio 'si gode' la sconfitta

L'ex capo dei grillini non è contento dei risultati regionali. Ma dal suo entourage fanno notare che lui aveva avvisato i 5 Stelle di non correre

Flop dei 5 Stelle alle urne. E Di Maio 'si gode' la sconfitta

Il risultato delle ultime Regionali dipinge il fallimento del Movimento 5 Stelle. Una disfatta che ha toccato il minimo storico, sfiorando quasi il 4% in Emilia Romagna e superando di poco il 7% in Calabria. E intanto, i grillini sono in tilt, senza un capo politico e con risultati deludenti. Ma Luigi Di Maio "si gode", paradossalmente, la sconfitta.

Non che l'ex capo politico dei 5 Stelle sia contento della sconfitta. Ma il leader ci aveva visto giusto quando, un paio di mesi fa, si diceva incerto sulla corsa alle Regionali. "Luigi ha provato in tutti i modi a dire che non si doveva correre", avrebbero detto dal suo entourage, secondo le rivelazioni di Huffington Post. E uno dei suoi consiglieri avrebbe aggiunto: "Ha fatto poi ben presente che a seguito di questa decisione le responsabilità sarebbero state di tutti". Così ora Di Maio, che pochi giorni fa a lasciato il Movimento 5 Stelle, potrebbe tirare le orecchie ai grillini, sfoderando un sonoro "ve l'avevo detto".

A preannunciare la sconfitta dei 5 Stelle era stata anche Paola Taverna, che sosteneva fosse meglio non presentarsi al voto. Secondo quanto riporta Libero, dopo aver visto i primi exit-poll, la grillina si sarebbe scatenata sulle chat pentastellate: "Se non ci fossimo presentati, qualcuno poteva pensare che temevamo i risultati... Ora lo sa!", avrebbe scritto Taverna. Poi avrebbe aggiunto: "Quando l'ho scritto che in questa fase era meglio non presentarsi, c'è stata l'orda degli attivisti a reclamare il diritto alla candidatura!".

Vito Crimi, nominato reggente dopo le dimissioni dell'ex leader, ha commentato su Facebook la sconfitta dei pentastellati alle Regionali, ammettendo che "i risultati sono stati inferiori alle aspettative", una situazione però che "non ci induce ad arrenderci: semmai è vero il contrario". E aggiunge: "Ora non resta che continuare a lavorare pancia a terra con il governo che, dopo queste elezioni, deve proseguire nel suo percorso".

E la valanga che è piovuta sul Movimento si abbatte su tutti i grillini, che devono iniziare a fare i conti coi risultati elettorali. "In Calabria e in Emilia Romagna si è consumato un vero disastro per il M5s- commenta il presidente della Commissione affari europei della Camera, Sergio Battelli- Non è colpa di Luigi, non è colpa dei candidati, non è colpa della 'stampa brutta e cattiva', la colpa è unicamente nostra e mi sono davvero rotto le scatole di guardarmi attorno e vedere solo autoreferenzialità". Poi, aggiunge: "Beppe 'ipnotizzò' milioni di persone, da destra a sinistra polarizzando 'oltre' e sapete perché? Perché parlava di cose che superavano anni luce il concetto di 'io sono più onesto, tu se più cattivo'".

Intanto, all'interno del Movimento, i politici devono decidere il futuro del partito. In proposito, sono due i fronti: da un lato ci sono i parlamentari che vorrebbero avvicinarsi al Partito democratico, mentre sull'altro lato si schiera chi vorrebbe vedere il Movimento correre da solo. Una decisione su cui si è espresso anche il premier Giuseppe Conte: "Dobbiamo lavorare per contrastare questa destra- ha detto- Mi auguro che si possa rinforzare questo ampio fronte, chiamatelo pure progressista.

Non possiamo più permetterci smarcamenti, di piantare bandierine e reclamare spazi, la gente ci chiede azioni".

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