Roma - Saranno pure dei geni, del virtuale. Saranno pure dei campioni, nello smanettare sul Web. Ma quando c'è da scendere con i piedi per terra, pardòn, sulla pubblica piazza, quando c'è da organizzare un comizietto in carne e ossa, i grillini sembrano pulcini persi in un bicchier d'acqua. Altro che parlamentarie e piattaforme Rousseau, appunto. L'Abc del mestiere della politica.
Dopo il comizio sbagliato da Alessandro Di Battista, presentatosi qualche mese fa con tanto di megafono ad aizzare una folla di «forconi» già aizzati dal colonnello Pappalardo (e giù fischi all'idolo cinquestelle), il nuovo episodio di disorganizzazione s'è verificato ieri pomeriggio con la prima delle manifestazioni tematiche di campagna elettorale a Roma. Per l'occasione, anche il capo politico di M5S, Luigi Di Maio, aveva interrotto il suo «Rally» in giro per l'Italia, mentre il dioscuro Di Battista s'era presentato puntuale perché, spiegava alle telecamere, «se c'è da scendere in piazza io sono il primo». Quando però gli è stato fatto notare che più che d'un comizio, sembrava un hellzapoppin con piazza deserta e grillini improvvisati distributori di volantini, Di Battista ha cercato di metterci una pezza: «Sarà stato senz'altro un misunderstanding... io sapevo che era un volantinaggio...».
Ma lo sfoggio della parola straniera non riusciva a coprire fino in fondo la bugia. Poco più in là, un mesto vicepresidente della Camera Di Maio spiegava seriosamente che se la piazza era vuota la colpa stava nel «cambiamento di destinazione». In un primo momento, facevano sapere i (dis)organizzatori, l'appuntamento era previsto a piazza San Silvestro, poche centinaia di metri di distanza da Montecitorio, davanti ai Palazzi Marini del costruttore Scarpellini (affittati a suon di milioni alla Camera dei Deputati per uffici e mensa dipendenti: il tema dell'incontro era infatti la lotta alla Casta e ai vitalizi). Per imprecisati «motivi di sicurezza» il comizio annunciato sul blog di Grillo era stato però spostato davanti all'obelisco di Montecitorio, con tanto di palchetto allestito in mattinata. Riscontrata alle 14 la totale assenza di pubblico, l'appuntamento è stato in fretta e furia «declassato» a volantinaggio.
«Il nostro obbiettivo ora è di stare tra le persone - diceva Di Maio -, infatti faremo volantinaggio in tutta la città per raccontare quello che vogliamo fare su uno dei primi punti del nostro programma: i tagli dei privilegi e degli sprechi». Intanto ieri sera il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ospite di Piazza Pulita su La7, ha detto: «Nel caso fossi rinviata a giudizio, non mi dimetterei».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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