A fine settembre 2017 il ministero dell'Interno ha emanato un codice di comportamento da far sottoscrivere alla Ong operanti nel mediterraneo ci teniamo a precisare che il suo codice è stato tardivo e ininfluente. Tardivo in quanto le Ong hanno iniziato ad operare nel 2014 e da statistiche consultate in internet, fino alla data dell'emanazione del suo codice sono stati condotti in Italia più di mezzo milioni di migrati che non hanno diritto allo status di rifugiato; ininfluente perché anche le Ong che hanno sottoscritto non hanno accettato a bordo personale idoneo col compito di verificare se il codice in questione venisse applicato. Il codice del ministero è posteriore al sequestro della nave Iuventa a seguito di una indagine della Procura di Trapani. Indagine iniziata perchè due persone precisamente Lucio Montanino e Pietro Gallo a bordo di una Ong hanno segnalato sia alla questura di Trapani sia all'Aise anomalie tra le Ong e i trafficanti libici. Quindi, ministro, per favore, non affermi che ha il merito di aver diminuito i flussi via mare, trattasi di affermazione falsa. Il suo codice non ha prodotti effetti positivi. I fatti segnalati dai due operatori sopraindicati erano sotto gli occhi di varie marine militare e di varie guardie costiere, ma gli equipaggi delle predette marine e guardia costiera «attuavano» dei flash-mob ovvero all'unisono chiudevano gli occhi senza vedere i barconi trainati dagli scafisti nuovamente in Libia per riutilizzarli.
Quindi
per favore i miliardi che vorrà spendere in Libia per i migranti usiamoli per i nostri terremotati e per i nostri anziani.*Ex agenti di polizia e responsabili sicurezza della nave "Vos Hestia" di Save The Children
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