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Foibe, la Meloni attacca Vauro: "Odiatore e negazionista seriale"

La leader di Fratelli d'Italia replica alla frase choc del vignettista: "Le sue vomitevoli idiozie e falsità se le tenga per sé"

Foibe, la Meloni attacca Vauro: "Odiatore e negazionista seriale"

Giorgia Meloni furibonda per le frasi choc di Vauro Senesi sul Giorno del Ricordo. "Non può essere trasformata in quella della dimenticanza. Purtroppo quando la pietà umana diventa un alibi, per il modo in cui è stato istituito il Giorno del Ricordo diventa un volgare e trucido strumento di propaganda sovranista e neofascista", ha dichiarato il vignettista. Immediata e dura è stata la reazione della leader di Fratelli d'Italia, che sui proprio profili social ha tuonato: "Il compagno Vauro, ormai caduto nel delirio totale, dice che il Giorno del Ricordo non è altro che un 'trucido strumento di propaganda sovranista'".

La presidente di FdI ha definito Vauro un "odiatore e negazionista seriale", a cui "poco importa se con le sue parole insulta la memoria dei martiri italiani delle foibe e gli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia". L'ex ministro della Gioventù ha poi ripreso le dichiarazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del presidente della Camera Roberto Fico volte a condannare l'indifferenza: "Ma Vauro lo sa che questo dramma è stato ricordato da tutte le più alte cariche istituzionali? Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, oppure Roberto Fico, sono sovranisti che utilizzano le foibe per fare propaganda?". "Le sue vomitevoli idiozie e falsità se le tenga per sé, anche se probabilmente nemmeno lui è in grado di sopportare i suoi vaneggiamenti", ha concluso.

"Parole di Vauro ripugnanti"

Sulle frasi del vignettista si è espresso anche Ignazio La Russa: "Ma se la verità è quella che raccontano lui e l'Anpi negazionista mi chiedo perché per decenni non ne hanno mai parlato e anzi hanno cercato in tutti i modi di cancellare dalla memoria nazionale foibe e dramma degli esuli". Il senatore ha ribadito l'importanza delle istituzioni nel contrastare chi nega un dramma come questo: "Per fortuna presidenti della Repubblica come Ciampi e oggi Sergio Mattarella hanno fatto opera di verità rispedendo al mittente ogni tentativo negazionista tanto caro a Vauro. Anche loro pericolosi nazi-fascisti? Anche loro in errore come chi come me, nel 2004 istituì in Parlamento il Giorno del ricordo?".

Giovanni Donzelli, deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d'Italia, ha definito le parole di Vauro "ripugnanti e pericolose, frutto di odio e portatrici di menzogne".

Tali parole non solo calpestano "le centinaia di migliaia di persone coinvolte fra vittime e deportati, insieme alle loro famiglie", ma dimostrano anche "tutto l'istinto che esiste tutt'oggi nella sinistra di censurare e minimizzare le foibe in tutto quello che di tragico e drammatico hanno rappresentato per gli italiani".

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