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Follie M5s: la crociata anti sofficini

Boicottano la Findus, sponsor del talk show della "nemica" Merlino

Follie M5s: la crociata anti sofficini

Milano - Boicottare la Findus e insultare Myrta Merlino. Queste sono le ultime parole d'ordine del Movimento cinque stelle. L'azienda che ha inventato i bastoncini di pesce va colpita perché compra spazi pubblicitari tv messi in onda da La7 nella fascia oraria occupata da L'aria che tira, la trasmissione della giornalista. E quest'ultima merita le offese peggiori - e trattandosi di una donna è purtroppo facile indovinare quali siano quelle più abusate - perché parla del M5S in un modo che non piace ai militanti grillini. Così la base pentastellata invade la pagina Facebook della Findus per chiedere la fine delle inserzioni mattutine sulla rete di Urbano Cairo, dopo che aver già fatto lo stesso con la Vileda e i suoi prodotti per la pulizia della casa. I grillini, quindi, giurano che rinunceranno (qualcuno confessa di farlo a malincuore) a sofficini e quattro salti in padella fino a quando verranno trasmessi gli spot che ne esaltano le qualità. Fra i pentastellati più accaniti c'è anche chi invoca il passa parola per alimentare il boicottaggio contro i datori di lavoro di Capitan Findus. E chi elenca i marchi colpevoli di sostegno economico all'odiatissima trasmissione e alla sua altrettanto detestata conduttrice. Eccone alcuni: Danone, Opel, Conad, Ikea, Mutti, Glaxo, Hyundai, Vodafone e Poste Italiane. Ce n'è per tutti i comparti dell'industria domestica e multinazionale e i settori merceologici.

Che la base M5S insulti anche pesantemente - avversari politici, giornalisti e altri esponenti della cosiddetta casta - non deve sorprendere, dato che ha trovato un'identità collettiva proprio grazie ai primi vaffa di Beppe Grillo all'epoca non ancora leader politico. Sconcerta un po', invece, che lo facciano i militanti che hanno un minimo di visibilità. Pietro Salvino, moglie della deputata Claudia Mannino, definisce la Merlino «meretrice al servizio di Renzi» e riuscendo a malapena a salvare la forma. Nella narrazione pentastellata, comunque, la conduttrice tv è ormai diventata una portavoce del governo, una nemica del popolo grillino.

La Findus cerca di difendersi dall'accusa parlando di pianificazione pubblicitaria che «copre diverse reti e canali televisivi senza privilegiare alcun programma rispetto ad altri». Intanto c'è chi, per far dispetto ai seguaci di Grillo, annuncia in rete che comprerà più bastoncini di prima.

Qualche spiritoso interviene sui social scrivendo «je suis sofficino».

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