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I big del web fermano Parler, la piattaforma dei trumpiani

Parler, l'app popolare tra i conservatori e l'estrema destra americana, rischia di scomparire dal web

I big del web fermano Parler, la piattaforma dei trumpiani

Parler, l'app popolare tra i conservatori e l'estrema destra americana, rischia di scomparire dal web: dopo Google, anche Apple e Amazon hanno deciso di rimuovere dai loro server l'app alternativa a Twitter. Se Parler non troverà un nuovo server di web hosting a breve, scomparirà dalla rete, riferisce la Bbc, aggiungendo che Amazon ha trovato 98 post di incoraggiamento alla violenza.

Lanciata nel 2018, Parler si è rivelata particolarmente popolare tra i sostenitori del presidente degli Stati Uniti e i conservatori hanno spesso accusato Twitter e Facebook di censurare ingiustamente le loro opinioni. Trump non è un utente della piattaforma. Il senatore repubblicano del Texas, Ted Cruz, vanta 4,9 milioni di follower, mentre il conduttore di Fox News, Sean Hannity, ne ha circa 7 milioni. Apple ha sospeso Parler dal suo app store «fino a quando la rete continuerà a diffondere post che incitano alla violenza». In precedenza, Google aveva annunciato di aver rimosso Parler con le stesse motivazioni.

Apple aveva dato a Parler 24 ore di tempo per presentare un piano di moderazione dei contenuti generati dagli utenti, richiesta che non è stata soddisfatta. «Abbiamo sempre sostenuto che diversi punti di vista fossero rappresentati nell'App Store, ma non c'è spazio sulla nostra piattaforma per le minacce di violenza e le attività illegali. Parler non ha preso misure adeguate per affrontare la proliferazione di queste minacce alla sicurezza delle persone», ha spiegato un comunicato dell'azienda. Anche Amazon, la cui divisione Amazon Web Services (Aws) fornisce servizi di web hosting, ha spiegato che nelle interlocuzioni con Parler non ha avuto risposte soddisfacenti sulla capacità di contrastare efficacemente le minacce di violenza.

John Matze, amministratore delegato di Parler, ha commentato sul suo social network che «questo è stato un attacco coordinato dei giganti della tecnologia per uccidere la concorrenza sul mercato». Abbiamo avuto troppo successo troppo velocemente. Potete aspettarvi che la guerra alla concorrenza e alla libertà di parola continui, ma non di tenerci fuori», ha scritto.

Jeffrey Wernick, direttore operativo di Parler, ha detto che negli ultimi giorni la squadra di moderatori volontari, chiamati «giurati», è stata potenziata: più di mille persone sono state incaricate di cercare hashtag «caldi».

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