Silvio Berlusconi indossa l'abito del mediatore, invita Giovanni Toti e Mara Carfagna a Palazzo Grazioli e tenta, ancora una volta, di ristabilire la pace dentro Forza Italia. La manifestazione prevista per oggi al Teatro Brancaccio organizzata dal governatore ligure agita da giorni le acque azzurre e come è noto il tentativo di trasformarla in un evento di partito, dal taglio ecumenico e condiviso, non è andato a buon fine.
Alla fine Toti conferma la sua costituente. «Se Berlusconi mi ha chiesto di cancellarla? Ma no, perché mai? Con lui il rapporto è buono, anche quando non condividiamo le stesse idee», sostiene l'ex direttore di Studio Aperto. Mara Carfagna, però, durante l'incontro ha fatto presente che il governatore deve cambiare atteggiamento, collaborare davvero con lei ed evitare uscite troppo divisive come quella sul «quartier generale da bombardare». E nel partito sono in molti che non si fidano delle promesse di fedeltà a Fi espresse dal governatore ligure e manifestano diffidenza.
Naturalmente l'attesa è tutta concentrata su quello che dirà Toti oggi davanti ai suoi sostenitori. Non ci sarà uno strappo, ma si terrà alta la tensione, anche perché l'ex europarlamentare ligure non ha alcuna intenzione di lasciare Forza Italia (e Niccolò Ghedini continua a mediare per evitare l'addio), piuttosto vuole che gli sia indicata la porta d'addio. Silvio Berlusconi, consapevole delle tensioni interne, punta a stringere in tempi brevi sul rinnovamento del partito. E già da martedì si entrerà nel dettaglio delle mosse da mettere in campo in vista della svolta di carattere democratico della nuova Forza Italia.
«È stato un incontro interlocutorio, che si è svolto in un buon clima», riferiscono fonti azzurre. Giovanni Toti, «al di là dei toni usati all'esterno, è collaborativo. Si prosegue uniti sulla strada del rinnovamento. Berlusconi è convintissimo». La discussione su tempi e modi si sposta ora al «Tavolo delle regole» del quale fanno parte Antonio Tajani, le due capogruppo Gelmini e Bernini e i due coordinatori. Mara Carfagna, terminata la riunione, tiene a specificare: «Non andrò al Brancaccio perché non è una manifestazione di partito ma uno spazio di confronto libero e costruttivo a cui guarderò con interesse. Sono certa che Toti saprà indirizzare la riflessione verso idee costruttive, nel rispetto di tutti. Silvio Berlusconi è aperto a questa fase di rinnovamento di Forza Italia e intende andare avanti e non apprezza le polemiche. Non vogliamo fare la fine del Pd. Forza Italia deve spalancare le finestre a nuove energie, ma credo che sia giusto riconoscere i meriti di chi è sempre rimasto nel partito, anche nei momenti più difficili».
Mara Carfagna ha espresso la sua visione di partito, chiedendo radicamento e ascolto del territorio. E ha anche fatto capire che martedì si aspetta un cambio di passo importante da parte di tutti, senza resistenze al processo di cambiamento. Il vicepresidente azzurro, Antonio Tajani, ai microfoni di SkyTg24, avverte: «Gli aspiranti delfini devono prendere molte lezioni di nuoto prima di poter aspirare a nuotare come Berlusconi. Forza Italia non può esistere senza Berlusconi». Toti fa capire di aspettare al varco la dirigenza azzurra. «Le primarie del partito? Prima o poi ci saranno ma non le posso fare da solo.
Le prossime settimane saranno decisive per il futuro di Forza Italia e ci indicheranno il percorso da seguire. Roma non si è costruita in un giorno, martedì attendiamo il tavolo delle regole per un confronto che porti a un percorso comune».
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