Fabrizio de Feo
Roma Onorevole Carfagna, lei ha ottenuto un primo obiettivo aggiudicandosi la palma di candidato più votato a Napoli con 6.130 preferenze. Ora però inizia la partita del ballottaggio. Su cosa punterete?
«Sulla concretezza delle proposte di una persona seria come Gianni Lettieri contro l'evanescenza di Luigi de Magistris che, non a caso, sfugge tutti i confronti televisivi per poter continuare con i suoi monologhi».
Su quali punti vorreste che il sindaco uscente offrisse chiarimenti?
«Aveva fatto 23 promesse, non ne ha mantenuta una dalla differenziata che in sei mesi avrebbe dovuto raggiungere il 70% al problema delle buche, dalle pedonalizzazioni senza potenziamento del trasporto pubblico al mancato rinnovo del parco autobus più vecchio d'Europa fino ai 100 milioni di fondi Unesco per il centro storico mai spesi».
C'è la possibilità di colmare il distacco del primo turno?
«L'impressione è che Napoli che viene da decenni di amministrazioni disastrose abbia bisogno di credere in qualcosa e de Magistris usando ossessivamente la parola rivoluzione riesca a creare illusioni e a far dimenticare il quinquennio peggiore della nostra storia. Purtroppo de Magistris da sindaco è riuscito nella difficile impresa di fare peggio che da pm dove aveva inanellato una serie di flop clamorosi ai danni di persone innocenti. Oggi vuole usare Napoli come vetrina per un suo progetto politico. Ma qui più che della rivoluzione delle parole abbiamo un disperato bisogno di una rivoluzione del fare».
A chi rivolgete il vostro messaggio?
«Quattro napoletani su cinque non hanno scelto de Magistris. Noi guardiamo a chi non è andato a votare e a tutti coloro che vogliono archiviare la stagione delle inefficienze e vogliono una amministrazione seria. Tutti gli indicatori dicono che Napoli è agli ultimi posti per qualità della vita. Non è possibile pensare di essere condannati al malgoverno. Oggi più che mai a Napoli serve una persona seria come Lettieri che ha già dimostrato nella sua vita imprenditoriale di essere capace di grandi imprese. Serve un grande amministratore delegato per questa città».
Esiste la possibilità di aumentare la partecipazione al voto?
«Certo il governo non simpatizza con la partecipazione popolare viste le date scelte. Ai napoletani, però, voglio dire: è in gioco il destino della città per i prossimi 5 anni, andate a votare».
È rimasta soddisfatta dal risultato di Forza Italia?
«Abbiamo dimostrato di essere vivi e credibili. Come lista abbiamo ottenuto il 9,5% in un panorama frammentato in cui erano presenti 42 liste. Le due liste a sostegno di Lettieri sono state costruite anche grazie all'apporto di Forza Italia hanno preso l'8 e il 3. È un risultato importante».
Alessandra Mussolini dichiara che la sua missione era impedire a
Giorgia Meloni di raggiungere il ballottaggio.«Ritengo abbia frainteso il messaggio di Berlusconi che da sempre ci ha insegnato che chi si candida lo fa per recepire istanze a favore di una causa e non per andare contro qualcuno».
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