"Una frase sessista e infelice. Vuole sminuire una donna"

La eurodeputata Moretti critica il leader Cgil: "Pregiudizio anche nelle sue parole"

"Una frase sessista e infelice. Vuole sminuire una donna"
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Alessandra Moretti ha 51 anni e da molto tempo è una esponente prestigiosa e di vertice del Pd. È parlamentare europea. Recentemente fu coinvolta, come vittima, nello scandalo del sito maschilista "Phica", e in quell'occasione denunciò con toni forti il sessismo.

Onorevole Moretti, come ha giudicato la frase di Maurizio Landini che ha definito Giorgia Meloni "cortigiana"? Termine che, tradotto, vuol dire, più o meno, prostituta.

"È stata una frase infelice, assolutamente inopportuna, che Landini ha sbagliato a pronunciare. Purtroppo il sessismo non sta solo da una parte. È un fenomeno trasversale".

Farsi sfuggire quella parola sprezzante, non nasconde comunque un pregiudizio profondo verso le donne?

"Assolutamente sì. Conscio o inconscio che sia. Il sessismo può avere vari gradi e varie forme e sfumature. Ma c'è un dato comune che è sempre presente: la volontà di sminuire il ruolo delle donne e la loro figura. Cioè la volontà di relegarle ai margini".

Anche le donne che hanno raggiunto il potere?

"Soprattutto quando hanno un ruolo di potere".

Perché?

"Perché i maschi ritengono che il potere sia una loro prerogativa".

Quindi lei crede che Giorgia Meloni, cioè la presidente del consiglio, paghi un prezzo per essere donna?

"Certo, lei lo paga. Come lo pagano tutte le donne che dispongono di un certo potere. O che sono ai vertici di organismi o istituzioni. Subiscono quella misoginia e quel sessismo che spesso colpisce anche il corpo delle donne. Gli uomini non parlano delle battaglie che fai, delle idee che porti avanti, del ruolo che hai conquistato e di quello che rappresenti. Parlano del tuo aspetto fisico, del tuo look, di come appari. Sminuendoti. Ignorando quello che sei davvero, qual è il tuo ruolo, la tua posizione".

Giorgia Meloni era l'unica donna al tavolo di pace di Sharm el Sheikh...

"Vero. C'era solo lei. Tutti maschi, gli altri. Ero fiera di vedere che l'Italia era rappresentata dall'unica donna a quel tavolo. Poi ho sentito le parole di Trump che l'ha definita una bellissima donna...".

Le è dispiaciuto?

"Certo. Cosa c'entra quel complimento? Lei stava lì in quanto leader di un Paese importante. Una leader al pari di tanti leader maschi. Non è che tu ti rivolgi a un leader maschio dicendogli: Sei un bellissimo uomo...".

Lei dice che anche un complimento, che dovrebbe essere una cosa bella, cortese, può essere un'espressione del sessismo?

"Sì, anche un complimento. Perché è un modo per non riconoscerti il ruolo che hai. Con quel complimento mi dici: non mi interessa il tuo ruolo, tu per me tu sei solo, o sei essenzialmente, un fatto estetico. Sei il tuo corpo".

Landini dopo la reazione della Meloni, si è giustificato. Ha detto che il suo era solo un apprezzamento politico

"Al di là di quello che ci può essere dietro quella frase, la critica politica è assolutamente legittima. Anche io, come Landini, critico Giorgia Meloni perché penso che abbia condotto una politica subalterna agli Usa e a Trump. E la critico per non essersi battuta contro i dazi, per non avere difeso i nostri prodotti, e per tante altre cose. Ma la critica deve essere fatta nel rispetto dei ruoli. È sbagliatissimo aggravare la critica con un accento evidentemente sessista".

Lei è una delle pochissime donne di sinistra che ha accettato di parlare su questa vicenda di Landini. Ne ho cercate tante ma ho trovato solo silenzi. Come mai le donne di sinistra non riescono a condannare questa frase di Landini? Non sarebbe giusto trovarsi unite contro il sessismo e denunciarlo?

"È fondamentale farlo per tutte e per tutti, indipendentemente dalla parte politica nella quale militiamo. È indispensabile farlo, sia per motivi culturali, sia per avere credibilità nelle nostre battaglie".

Le sarebbe piaciuto sentire più voci di sinistra critiche, in questa occasione?

"Sì, mi sarebbe piaciuto".

La Schlein è restata in silenzio.

"Penso che parlerà".

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