Gorizia - Che tempismo. Mentre il Friuli Venezia Giulia, la Lampedusa del Nord, è in rivolta per gli arrivi di migranti e i casi di scabbia e malaria, e dove ieri è nato per protesta un campo profughi per cittadini italiani rimasti senza casa, la maggioranza di centrosinistra vara la sua proposta di legge sull'immigrazione con una generosissima offerta di servizi agli stranieri: alloggi sociali, sostegno all'affitto e all'arredamento, sanità, formazione e tirocini, fornire le biblioteche con libri nella lingua d'origine. Il provvedimento, sostenuto anche da Pd e Sel, è approdato in commissione sventolato come un inno all'integrazione a all'accoglienza. Con una nota stonata, in tempi di Mafia capitale: i servizi da affidare per legge rigorosamente ad associazioni e cooperative sociali attraverso l'assegnazione di contributi regionali.
Visto contro luce, pare un piatto succulento per gli appetiti illeciti di quel mondo di mezzo scoperchiato con Mafia Capitale, inchiesta che ha sfiorato la stessa Regione governata da Debora Serracchiani. A Dolegna, paesino da 300 anime in provincia di Gorizia, infatti, una cooperativa che cade sotto l'ombrello de «La Cascina», il colosso della cooperazione coinvolto nell'inchiesta romana, è risultata vincitrice di un bando della prefettura per la sistemazione di 50 profughi in un ex albergo, facendo sobbalzare sulla sedia il primo cittadino, che ha chiesto spiegazioni. Ed è stata la stessa compagna di partito Rosy Bindi, venerdì in tour tra le prefetture friulane, a invitare a rizzare le antenne sul rischio avvoltoi. Il business sugli immigrati è una torta gigantesca che in regione vale 28 milioni di euro. L'opposizione invita alla prudenza sulla «riserva di caccia» garantita ad associazioni onlus e cooperative attraverso stanziamenti regionali. Una bella boccata d'ossigeno per un comparto, quello della cooperazione, anche in Friuli è colpito al fianco da inchieste giudiziarie e bufere finanziarie che ne hanno compromesso la reputazione.
Il ddl non parla di numeri, ma mette nero su bianco la volontà della Regione di supportare onlus e coop guardando «al primato della persona indipendentemente dalla cittadinanza». Il provvedimento si rivolge all'intera popolazione straniera in Fvg, compresi richiedenti asilo e rifugiati: 107mila persone, il 9% dei residenti.
«Con il Molise siamo rimasti gli unici privi di una norma» dice il primo firmatario Franco Codega. Forza Italia è furiosa e promette una «guerra atomica» in aula. «Altro che coesione sociale - denuncia il capogruppo azzurro Riccardo Riccardi - queste misure creano tensioni».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.