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Fu il monarca di quattro guerre, lasciò prima del referendum

Fu il monarca di quattro guerre, lasciò prima del referendum

Vittorio Emanuele Ferdinando Maria Gennaro di Savoia, salito al trono l'11 agosto 1900 come Vittorio Emanuele III, dopo l'assassinio del padre Umberto I per mano dell'anarchico Gaetano Bresci a Monza, avvenuto pochi giorni prima, fu l'ultimo re effettivo d'Italia. Il figlio Umberto II sarà il cosiddetto «re di maggio», sul trono poco più di un mese nel 1946. Nato a Napoli l'11 novembre 1869, figlio di Umberto I di Savoia e di Margherita di Savoia, ricevette il titolo di principe di Napoli per enfatizzare il concetto di unità nazionale. Ricevette una rigida educazione militare e all'età di 27 anni, il 24 ottobre 1896, sposò nella basilica romana di Santa Maria degli Angeli la principessa montenegrina Elena, la cui famiglia era molto legata, per vincoli politici e familiari, alla Corte di San Pietroburgo. La coppia ebbe cinque figli, dei quali uno solo maschio, il terzogenito Umberto. Le altre erano Jolanda (1901), Mafalda (1902), Giovanna (1907) e Maria Francesca (1914).

Salito al trono, Vittorio Emanuele III regnò per quasi 46 anni, fino all'abdicazione il 9 maggio 1946. Fi anche imperatore d'Etiopia (1936-1941), primo maresciallo dell'Impero (dal 4 aprile 1938) e re d'Albania (1939-1943). Nel corso del suo regno lungo e drammatico scoppiarono due guerre mondiali, oltre alla guerra di Libia e di Etiopia, ci fu l'avvento e lo sviluppo del Fascismo e lo storico Concordato con la Chiesa nel 1929. La notte tra l'8 e il 9 settembre 1943, dopo l'armistizio, il Re, nel timore di cadere nelle mani dei Tedeschi, fuggì da Roma alla volta di Brindisi. Vittorio Emanuele abdicò in favore del figlio Umberto II di Savoia il 9 maggio 1946, circa un mese prima del referendum istituzionale del 2 giugno 1946.

Morì il 28 dicembre 1947 ad Alessandria d'Egitto dove si era ritirato in esilio con il titolo di Conte di Pollenzo.

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