A furor di popolo (della Rete) per far cambiare idea al guru Casaleggio

I pentastellati chiedono che il deputato possa candidarsi per la poltrona di sindaco di Roma qualora si andasse ad elezioni anticipate

A furor di popolo (della Rete) per far cambiare idea al guru Casaleggio

Il dogma del Movimento 5 stelle è sempre stato: decide la rete. Ma stavolta non sembra che il "religiosissimo" Roberto Casaleggio voglia osservare la teologia grillina. Infatti, ai militanti pentastellati della Capitale, il "no" del guru rimane indigesto: Alessandro Di Battista deve potersi candidare per la poltrona di sindaco di Roma qualora si andasse ad elezioni anticipate. Cosa fare? Come convincere il leader maximo stellato? Sfruttare la rete e contrattaccare. Pc accesi e il rumore delle dita sulla tastiera, fino a diventare un frastuono. Ecco la pazza idea: convincere Casaleggio con un vero e proprio mailbombing. Un'acclamazione a furor di popolo (della rete): "Dibba, Dibba, Dibba!"

Ma un inconveninete tecnico c'è. "Ogni volta che deroghi a una norma, praticamente la cancelli" vaticinava il guru Casaleggio.

Ed effettivamente, secondo le tavole della legge del M5S, Di Battista non potrebbe partecipare alle elezioni del sindaco di Roma: chi ha un mandato popolare da onorare non può dimettersi prima del tempo per tentare altre avventure elettorali.

La volontà popolare riuscirà ad avere la meglio? Ovviamente, no.

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